Venti opere, realizzate in tecnica mista, compongono la mostra dedicata al tema della guerra e delle sue vittime, attualmente visitabile nella sala di consultazione della Biblioteca della Fondazione Museo storico del Trentino. I quadri sono opera dell’artista Silvia Battisti e sono ispirati alla corrispondenza che il padre Egidio intrattenne dal fronte di guerra balcanico durante la Seconda guerra mondiale, in particolare nel biennio 1942-43.
«Le lettere con cui ho composto queste opere rappresentano il periodo che è passato dalla partenza per la guerra di mio padre, fino alla sua scomparsa in Jugoslavia. Colpita dalla viva e umana scrittura di mio padre, che con semplicità esprimeva i diversi stati d’animo nei luoghi di guerra, ho deciso di conservare ogni sua lettera in memoria di quanti morirono a causa delle mire espansionistiche militari di governi con idea di potenza». Così ha spiegato l’artista, che su questa tematica si confronterà con Massimo Libardi nell’incontro a Trento del 23 maggio.
Silvia Battisti è nata in provincia di Belluno, a Sovramonte, oggi risiede a Cinisello Balsamo (MI).
Ha frequentato il liceo artistico presso l’Accademia di belle arti di Venezia, seguendo successivamente un corso di pittura con il maestro Santommaso.
Ha conseguito il diploma in Scenografia all’Accademia di belle arti di Brera di Milano, discutendo una tesi dal titolo: “Oskar Schlemmer e il teatro astratto”.
Ha vissuto a Zurigo e a Varsavia, dove ha seguito un corso di cinematografia.
Ha frequentato un corso sul pensiero ebraico all’università di Gerusalemme.
È stata docente di materie artistiche fino al 1999.
Ha ricevuto la medaglia d’oro per il disegno al concorso internazionale di Disegno e pittura della città di Sanremo (IM) nel 1992.
Dal 1970 ha realizzato e partecipato a mostre collettive in Italia e all’estero, le sue opere si trovano in collezioni private e presso musei italiani ed europei.