L’operazione si basa sulla legge provinciale in materia, oltre che sul parere positivo espresso da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che aveva confermato come sussistano le condizioni previste dalla Direttiva Habitat per gli interventi di rimozione. Sulla questione si era espresso anche il Consiglio di Stato, respingendo la richiesta di sospendere l’abbattimento avanzata da alcune associazioni animaliste.
L’obiettivo è quello di prevenire ulteriori danni economici e sociali, senza compromettere lo stato di conservazione della popolazione di lupo in Trentino. L'Amministrazione provinciale continuerà ad affiancare gli allevatori con azioni di prevenzione, supporto tecnico e monitoraggio costante.
Intervista al presidente Fugatti a questo link