“Al riguardo - aggiunge l’assessore - preme precisare che già lo scorso anno avevamo commentato positivamente il monitoraggio annuale svolto dal Comitato Lea del Ministero della salute sui dati del 2021, dal quale emergeva come la sanità trentina, nonostante si trovasse in piena emergenza Covid, si collocasse ai vertici delle classifiche con un punteggio che superava ampiamente la soglia della sufficienza, pari a 60 appunto, in tutte le tre macroaree della prevenzione, distrettuale e ospedaliera. E questo grazie alle tante decisioni portate avanti in questi anni, al rafforzamento dell’assistenza territoriale con la riorganizzazione dell'Azienda sanitaria e la costituzione dei Distretti e dei Dipartimenti Transmurali, ma anche al potenziamento degli extra Lea, basti pensare a una delle ultime decisioni in ordine di tempo come lo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale, un nuovo esame che dallo scorso novembre viene offerto gratuitamente ai bambini nati in provincia di Trento per identificare neonati affetti da Sma in una fase molto precoce. Anche sulla sanità digitale il nostro impegno è massimo, con tanti progetti portati avanti attraverso il Centro di Competenza per la Sanità digitale TrentinoSalute4.0, ai monitoraggi a distanza su numerose patologie, a TreC la cartella clinica del cittadino digitale. Per questo siamo sicuri di avvicinarci a uno dei target richiesti per il 2026, ovvero di assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in Assistenza domiciliare integrata. Non da ultima, per importanza, va ricordata l’aspettativa di vita alla nascita, che in Trentino (dati 2022) è la più alta d’Italia”. “Sono tanti tasselli - conclude il presidente Fugatti - con i quali stiamo costruendo una sanità che sia sempre più vicina, anche geograficamente, al cittadino”.
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 22.03.2024