Venerdì, 08 Ottobre 2021 - 15:11 Comunicato 2820

Le "mani magiche" di un campione e di un chirurgo

Quando le mani magiche di un grande campione del basket incontrano altre mani magiche, in questo caso quelle di un grande chirurgo della mano, il risultato è assicurato. Risultato sia in termini sportivi che psicologici. Perché Alessandro Gentile, guardia della Pallacanestro Varese, è ritornato ad essere, dopo l'intervento al pollice della mano destra eseguito dal professor Giorgio Pivato chirurgo della mano all'ospedale Humanitas, il campione che è sempre stato, a centrare il canestro con quella sicurezza e quella precisione che aveva perso. E dopo l'infortunio Gentile ha ritrovato anche la serenità e la forza psicologica con lo stop forzato per l'intervento e la riabilitazione.
Alessandro Gentile e il chirurgo Giorgio Pivato al Festival dello Sport [ Ufficio Stampa PAT]

Il tema degli infortuni, in particolare quelli legati alla mano, nello sport è stato al centro del confronto tra Gentile e Pivato nell'ambito del Festival dello Sport. Infortuni che riguardano si gli sportivi professionisti che quelli amatoriali, capitano a chi si limita alla partitella a basket o a volley tra amici, a chi si cimenta con il ping pong o tenta di centrare le buche su un campo da golf. Piccoli e grandi eventi traumatici o di tipo infiammatorio, differenti tra professionisti e amatori ma che in ogni caso "vanno intercettati al più presto per evitare situazioni più gravi e impegnative da risolvere con tempi lunghi di recupero - come ha evidenziato il professor Pivato - Traumi specifici alla mano per ogni sport, ma includerei anche i musicisti, che necessitano di trattamenti altrettanto specifici, che si possono risolvere con un tutore o necessitano di un intervento chirurgico con un approccio mini invasivo, che significa no a grandi tagli e gessi lunghissimi, per garantire tempi di recupero più brevi".

Ma come ha vissuto Gentile l'infortunio e lo stop all'attività agonistica? "E' stato un momento difficile che comunque mi ha aiutato a crescere. Non è facile psicologicamente e fisicamente convivere con il dolore e rieducare poi la mano... In questo caso -  ha aggiunto il campione di pallacanestro - la testa conta tutto, la forza mentale fa la differenza. Il consiglio che posso dare è quello di avere fiducia nel proprio medico, nella professionalità del chirurgo prima e di chi fa la riabilitazione poi". L'importanza di una corretta diagnosi, del trattamento del paziente e del protocollo riabilitativo sono stati evidenziati dal professor Pivato: "Il lavoro dei equipe è veramente importante, il gioco di squadra medico-fisioterapista-paziente è indispensabile in tutte le fasi del trattamento dell'infortunio: solo con un rapporto di fiducia si può ottenere il miglior risultato possibile con tempi di recupero più veloci". Perché le "mani magiche" non bastano se non sono anche "mani ricche di umanità".

(gr)


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