Venerdì, 23 Maggio 2025 - 12:33 Comunicato 1301

Le "locomotive d'Europa" guardano nella stessa direzione

Sala della Filarmonica al completo stamattina, con una nutrita presenza di giovani e studenti delle scuole secondarie per l'incontro con "Sylvie Goulard - già parlamentare europea, ministro della difesa francese e vice governatore della Banque de France, attualmente presidente del Deutsch-Französisches Institut, Armando Varricchio, ambasciatore in USA, Germania e Serbia, esperto di questioni internazionali per la Presidenza del Consiglio e il Quirinale e Paolo Magri, docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi e presidente del Comitato Scientifico dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), un punto di riferimento per l'analisi delle relazioni internazionali e delle sfide globali. Al centro del dibattito, al quale è stato chiamato a intervenire anche il pubblico, con Romano Prodi in prima fila, le due "locomotive d'Europa", la Francia e la Germania, il loro ruolo nell'Unione e le prospettive negli ambiti della difesa, della politica e della società civile.
L’ora della verità: Francia e Germania Nella foto: Armando Varricchio, Sylvie Goulard, Paolo Magri [ Alessandro Eccel - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Goulard ha una visione aperta verso il futuro, con salde radici nel passato e cita quasi subito Schumann, il suo "Creativi per andare avanti", per sostenere l'idea di una Europa più integrata, dall'autonomia strategica, che include con convinzione tutti i suoi membri ad avere una visione meno particolaristica e isolata. Senza dimenticare una difesa moderna e complessiva, in questi tempi di "guerra ibrida" a causa della disinformazione: "La cosa di cui abbiamo bisogno in questo mondo che sta diventando di pazzi, è l'equilibrio", ha sottolineato.
Varricchio ha analizzato il momento attuale in Germania: "Ha preso atto che deve cambiare se stessa, mantenendo il suo sistema sociale, i suoi diritti" e guardando alla sicurezza anche interna. La sua riflessione si è poi estesa, oltre al superamento della stagnazione economica, all'importanza del controllo della tecnologia, al solido rapporto con Francia e USA e alla scelta "profonda di essere protagonista dell'Occidente, dialogando da pari a pari". Sul tema della sicurezza l'ambasciatore ha ribadito che "per essere liberi di scegliere dobbiamo essere sicuri", mantenendo il dialogo e l'apertura, ma con il dovere di essere protagonisti del proprio destino. Un appello, questo, lanciato al pubblico giovane in sala, senza dimenticare De Gasperi e il fatto che l'Italia ha costruito l'Europa.

(sil.me)


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