Belle, funzionali e in simbiosi con l’ambiente. Le cantine del futuro, luoghi non solo fisici, ma anche simbolici e valoriali, rispecchiano la storia e la vision delle aziende più prestigiose del mondo. Nell’assolato cortile di Palazzo Roccabruna, alcuni protagonisti del mondo enogastronomico e imprenditoriale hanno ripercorso la straordinaria evoluzione delle cantine, che rappresentano oggi una filiera complessa, di cui la produzione è solo una piccola parte. Durante il dibattito Renzo Cotarella ha testimoniato l'esperienza di cantina Antinori con sede in Toscana, insignita a Mendoza del premio World best Vineyards. A dieci anni dall’inaugurazione, la famiglia Antinori, con ben ventisette generazioni alle spalle, con questa azienda è diventata oggi un esempio di innovazione e di eccellenza per tutte le imprese del settore, grazie al know how tramandato da Piero Antinori e all’introduzione di un nuovo metodo di produzione.
Il segreto di un marchio di successo, secondo Alessandro Lunelli, risiede nella capacità di offrire un’esperienza a 360 gradi, che vada oltre alla semplice degustazione di un calice. Lo conferma Cantine Ferrari che, fin dalla sua fondazione, punta sulla formula “bello e buono”, producendo vini di qualità in scenari mozzafiato. In tale direzione si collocano i nuovi progetti dell’azienda: una cantina realizzata in Umbria con la collaborazione dello scultore Arnaldo Pomodoro e con l’architetto Luca Pedrotti e un nuovo centro accoglienza in Trentino, che la famiglia Lunelli immagina come nuovo simbolo del Trentodoc.
Personalizzata e a misura di azienda, secondo i principi di equilibrio e funzionalità. Queste le caratteristiche della cantina ideale secondo l’architetto Agnese Mazzei, che ha innovato la cantina di Fonterutoli in Toscana, vincitrice dell’edizione 2009 del premio Best of wine tourism.
Sostenibile e in simbiosi con il territorio. Così Stefano Fambri di Nosiola Spa ha immaginato da sempre la Cittadella del vino, sorta da un progetto di riqualificazione ambientale della piana Rotaliana. Una struttura caratterizzata da un suggestivo tetto a onda che riproduce il contorno delle montagne e il susseguirsi dei vigneti circostanti. Un’opera di architettura contemporanea che rappresenta il punto d’incontro tra nuove tecnologie ed ecosostenibilità.
Il Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera.