Venerdì, 23 Maggio 2025 - 13:03 Comunicato 1302

Le azioni dell'Europa per affrontare il cambiamento economico in atto

Concludere i negoziati con gli Usa, preparare misure di salvaguardia in Europa per tutelare la produzione interna, siglare accordi di libero scambio con altri attori internazionali e una politica energetica industriale europea. Sono le quattro azioni, descritte dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, necessarie all'Europa per far fronte ai dazi statunitensi. Intervistato dal direttore di Libero Mario Sechi insieme all'imprenditrice Emma Marcegaglia, e davanti al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e all'assessore provinciale all'istruzione, cultura, per i giovani e pari opportunità Francesca Gerosa, il ministro ha analizzato la situazione economica attuale nel meeting del Festival dell'economia "L’economia nelle nuove frontiere dell’Occidente".


L’economia nelle nuove frontiere dell’Occidente Nella foto: Mario Sechi, Emma Marcegaglia, Adolfo Urso. [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Marcegaglia ha spiegato come quello attuale sia un mondo molto diverso da quello visto fino a quattro anni fa, contraddistinto da un crescente protezionismo, da una geopolitica molto complicata e da due guerre pesanti in cui la diplomazia fatica a svolgere il proprio ruolo. Un mondo incerto, in trasformazione al quale bisogna adeguarsi e cogliere le opportunità che si palesano. La figura di rottura è il presidente statunitense Donald Trump, che con l'annuncio di nuovi dazi nei confronti di numerosi stati vuole ridefinire le regole dell'economia mondiale. "L'epoca della globalizzazione è finita – ha spiegato il ministro Urso -  l'Europa deve reagire, riunire l'occidente per ridurre i dazi e in seguito stipulare accordi con altre realtà internazionali. Penso per esempio alla penisola arabica, all'India, all'Australia e Nuova Zelanda. L'Italia, ma anche il nostro continente per uscire al meglio da questa situazione deve mettere in campo quattro azioni: concludere al meglio il negoziato con gli Stati Uniti riducendo i dazi; preparare delle misure di salvaguardia nel continente per tutelare la produzione interna nel caso i negoziati con i paesi extraeuropei non andassero a buon fine; stipulare accordi di libero scambio con altri attori internazionali; realizzare una politica energetica industriale e commerciale europea, prendendo atto che il green deal è morto".

(pt)


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