Mercoledì, 10 Maggio 2023 - 17:07 Comunicato 1304

Nella riunione per i 20 anni dell’Ocse-Leed si sono confrontati i modelli del Trentino e dei Paesi Baschi
Le autonomie di Trentino e Paesi Baschi a confronto nella cornice di Sala Depero a Trento

Attirare sempre più giovani per reagire alle difficoltà, migliorare ulteriormente e affrontare problemi imminenti come i cambiamenti climatici e quelli legati alla crescita della produttività. Secondo gli esperti dell’Ocse sono queste le sfide che attendono nel breve periodo il Trentino; sfide molto simili a quelle che dovranno affrontare i Paesi Baschi, con cui si è confrontata l’assemblea del comitato direttivo di Ocse-Leed, riunitasi nella Sala Depero all’interno del palazzo della Provincia autonoma di Trento in occasione del ventennale della nascita del centro trentino.
Comitato Ocse Leed Ventennale [ Veneri - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nel suo intervento in apertura, l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli ha sottolineato i saldi rapporti che la Provincia ha stretto con l’Ocse-Leed: “Il Trentino è una terra di confine inserita nel cuore delle Alpi – ha dichiarato - non soltanto contraddistinta da una straordinaria bellezza e biodiversità, ma da indicatori di benessere e di qualità della vita e di coesione sociale tra i più solidi in Italia e in Europa. Lo statuto di Autonomia speciale prevede che tutte le decisioni politiche più importanti vengano assunte localmente e ha permesso di trasformare in quarant’anni un territorio di emigrazione in un’area sviluppata e innovativa e spesso, su diversi temi, anche in un territorio sperimentale a livello nazionale. In questo contesto, le azioni in 20 anni di lavoro del centro Ocse-Leed di Trento non si pongono come una casualità, anzi, si intrecciano in modo profondo con le politiche di sviluppo del nostro sistema, con le iniziative e i significativi investimenti fatti nella costruzione del sapere, nella formazione del capitale umano, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione. Il Trentino si è sempre proposto quale piccolo laboratorio per reggere e affrontare le grandi sfide della società italiana, europea e internazionale, e se questa nostra vocazione può essere un valore per chi attraverso l’Ocse può vedere da vicino i risultati delle politiche pubbliche programmate e realizzate a livello locale, lo è senz’altro per noi perché ci stimola a continuare porci domande e cercare insieme le migliori risposte”.

Arantxa Tapia, ministra per lo sviluppo economico, l’ambiente e la sostenibilità dei Paesi Baschi ha illustrato in sei punti i motivi che hanno portato la regione a diventare un modello unico di autonomia a partire dalla fine della seconda Guerra Mondiale. Un territorio in primis votato all’industria, la spina dorsale della società, che ha nel mirino le zero emissioni. A questo si aggiunge l’impegno di tutti, indipendentemente da chi si trova al governo per lavorare e migliorare le condizioni dei cittadini unito alla possibilità di godere dell’autonomia fiscale che consente di investire notevoli risorse in svariati settori, come per esempio la sanità. Altre caratteristiche peculiari sono la partnership tra pubblico e privato in diversi settori dell’economia e la formazione di un ecosistema che include tutti i servizi che ruotano attorno all’industria come università e istruzione. Alzando lo sguardo al futuro della sua terra, la ministra ha affermato come la capacità di coinvolgere e attirare sempre più giovani saranno alla base dei successi futuri.

Un intento molto simile a quello del Trentino. Come ha spiegato Mattia Corbetta, analista di politiche pubbliche per Ocse, il Trentino ha saputo reagire alla chiusura delle grandi industrie sul territorio puntando decisamente sul settore terziario, su diverse misure di sostegno come il Progettone e sulla riconversione come nel caso di Manifattura Domani e del Muse, entrambi nati sulle ceneri di due grandi industrie chiuse. La società trentina è però sempre più anziana e con sempre meno nascite sarà necessario individuare soluzioni innovative per far arrivare giovani sul territorio, così come all’orizzonte si intravedono nuove sfide legate alla crescita di produttività e ai cambiamenti climatici.

(pt)


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