
Nel corso dell’anno 2016 le Reti di Riserve hanno organizzato sui loro territori 26 tavoli di confronto, ideando progetti ed interventi nel campo del turismo sostenibile insieme ai principali attori del tessuto economico e sociale - in primis le Aziende e i Consorzi per il Turismo, ma anche le amministrazioni locali, associazioni, musei, singoli operatori del ricettivo, guide di montagna, imprese agricole. Il percorso della Carta prevede di chiedere agli attori del territorio, sia pubblici sia privati, di impegnarsi in prima persona, mettendo in circolo idee, risorse, competenze e progetti di cui si fanno direttamente e volontariamente promotori e responsabili: in tutto il sistema sono state messe in campo per i prossimi 5 anni ben 240 azioni, per un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro. In autunno è prevista da decisione del comitato di valutazione che, se positiva, porterà i rappresentanti delle Reti di Riserve trentine al Parlamento Europeo di Strasburgo per la cerimonia di consegna ufficiale della Carta. L'obiettivo è ambizioso: arrivare a certificare tutte le aree protette del Trentino con la Carta Europea del Turismo Sostenibile, raggiungendo così un risultato di eccellenza italiana e internazionale.
Il verificatore Castro ha manifestato grande interesse per il modello trentino delle Reti di Riserve, come sistema innovativo di gestione della rete Natura2000, unico nel panorama europeo. Ha destato ammirazione anche il modello di gestione coordinata ed integrata della strategia turistica. Negli incontri sul territorio, Castro è rimasto colpito del grande fermento di iniziative proposte in particolare dai privati, che nel loro insieme rappresentano un'offerta complessiva di turismo sostenibile già matura e che merita di avere grande attenzione anche a livello promozionale.