Martedì, 28 Maggio 2024 - 11:03 Comunicato 1421

L’iniziativa, promossa da Apt, Agenzia del Lavoro e Trentino Sviluppo, verrà presentata domani alle ore 10:00 ad Andalo. Sarà presente l’Assessore provinciale al Turismo
Lavoro nel turismo: al via un progetto sperimentale nell’ambito Dolomiti Paganella

Favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo trentino. Questo l’obiettivo del Progetto Pilota Dolomiti Paganella che verrà presentato domani, mercoledì 29 maggio, ad imprese, operatori economici ed istituzioni del territorio. L’incontro si terrà ad Andalo, presso il Centro Giovani di Via Priori 14, con inizio alle ore 10:00. Interverranno l’assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento, il presidente dell’Apt Dolomiti Paganella Michele Viola e la dirigente generale di Agenzia del Lavoro della Provincia di Trento, Stefania Terlizzi.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Apt Dolomiti Paganella, Agenzia del Lavoro e Trentino Sviluppo che hanno unito esperienze e competenze per dare avvio ad un progetto sperimentale che, se verranno confermati i risultati attesi, potrà poi essere esteso anche ad altri territori del Trentino. L’obiettivo è quello di individuare un nuovo modello d’azione per dare risposte alle tante imprese turistiche – hotel e ristoranti, ma anche bar, rifugi, campeggi, agriturismi – che incontrano difficoltà a trovare il personale necessario per garantire ad ospiti e turisti un servizio di qualità.

La destinazione turistica “Dolomiti Paganella” è stata individuata come territorio ideale per avviare il progetto sperimentale in quanto presenta la doppia stagionalità, un’offerta turistica variegata - che va dal lago di Molveno fino ai rifugi alpini di alta quota – ma soprattutto per l’esperienza avviata nel 2019 dalla locale Apt, con il supporto della New Generation Tourism Commission, e denominata “Future Lab”: un percorso condiviso con gli attori del territorio per ragionare sui cambiamenti che il settore sta vivendo, per rendere la Comunità dell’Altopiano più resiliente e capace di immaginare il futuro, elaborando dei modelli di sviluppo coerenti con le sfide attuali.

(dm)


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