La vita come un combattimento sul ring, Patrizio vs Oliva
Dal ring al teatro, Patrizio Vs Oliva. Un passo di lato tutt’altro che frequente. Patrizio Oliva, campione olimpico medaglia d’oro a Mosca 1980, ha portato sul ring immaginario del teatro Sociale il racconto della sua vita. Lo ha fatto indossando i panni dell’attore, perlopiù i pantaloncini da pugilato che lo hanno reso sportivamente immortale. Ha narrato gli anni in cui ha mantenuto intatta tutta la concentrazione nel prendere a pugni, più che gli avversari sul ring, quelle difficoltà della sua esistenza che hanno reso unica la sua parabola sportiva. Nato a Napoli nel 1959, Patrizio Oliva è tra i più famosi pugili italiani, entrato di diritto nel ristretto club di chi ha conquistato l’accoppiata oro olimpico (Mosca 1980) e titolo mondiale (1986). Nel suo palmarès da dilettante figurano tre titoli italiani, uno europeo, e la coppa Val Barker, prestigioso premio dato al miglior pugile delle Olimpiadi. La rappresentazione teatrale gira l’Italia da qualche tempo e vede lo Sparviero, come è soprannominato, muoversi sul palco in alcuni quadri che sintetizzano altrettanti momenti della sua vita e della carriera pugilistica, intrecciati in modo indissolubile.
Con Patrizio seduto tra i vapori di una sauna olimpica, a ragionare mentre suda per togliere il peso di troppo per rientrare nel peso previsto della propria categoria. Oliva dialoga con la madre, appare poi tra quelle che paiono le macerie di un terremoto legato più ai tormenti della propria esistenza che alle reali scosse telluriche che, anche in questi giorni, tengono in ansia la Campania. Patrizio si muove poi tra le nuvole bianche che raffigurano l’approdo ultraterreno di suo fratello, molto amato, scomparso anzitempo ma vivissimo nel cuore generoso del campione partenopeo. Uno spettacolo questo tratto dal libro autobiografico scritto da Oliva con il nipote, didattico per come sa mostrarti come la vita stessa sia una severa maestra. Emozionante per come Patrizio sa saltellare, come faceva sul ring, tra le pieghe dei ricordi di una carriera straordinaria. L’immaginario gong finale del Sociale, lo ha visto, una volta di più, vincitore.
(gt)
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