Quando si parla di stampa 3D è facile immaginare le sue applicazioni a livello industriale, soprattutto nel settore manifatturiero. Da tempo, infatti, le imprese sfruttano la capacità della stampa 3D di creare oggetti complessi con precisione e velocità, riducendo i costi e i tempi di produzione. Tuttavia, questa tecnologia può avere un impatto significativo anche a livello sociale, offrendo soluzioni innovative in grado di avere un impatto positivo su aspetti chiave del nostro modo di vivere, come la salute, il benessere, l’inclusione sociale, nonché sul mondo che ci circonda. È il concetto di ‘Tech for Good’, ovvero l’uso della tecnologia per generare impatti positivi sulla società e sull’ambiente.
Sarà questo il focus del workshop tecnologico che si terrà il prossimo 13 giugno alle ore 17.00 presso la sede di Trentino Sviluppo a Rovereto, organizzato da Fondazione HIT, in collaborazione con Trentino Sviluppo – ProM Facility e l’Università di Trento e inserito nel contesto della Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027 della Provincia autonoma di Trento.
A partire dalle ore 15.30 sarà possibile partecipare, previa registrazione, a una visita guidata degli spazi di ProM Facility, il laboratorio di prototipazione meccatronica di Trentino Sviluppo, successivamente, alle ore 17.00 prenderà il via la conferenza. Il programma prevede tre panel tematici: nel primo, dedicato alle applicazioni medicali e chirurgiche, interverranno Stefano Bonvini, direttore dell’unità operativa chirurgica vascolare-multizonale APSS Trento e Stefano Lorentini, dirigente fisico-sanitario della Protonterapia. A seguire si parlerà di benessere e qualità della vita con Ferdinando Ceccato, direttore della Cooperativa Sociale AbilNova e Mariolino De Cecco, professore dell’Università di Trento. Di progetti tecnologici legati al tema della sostenibilità parleranno infine Matteo Vanazzi di F3nice SRL e Mauro Buccella di Aquafil.
In chiusura dell’evento saranno presentate le challenge di Open Innovation organizzate da Fondazione HIT e pensate per avvicinare le imprese del territorio al sapere dell’università e della ricerca trentina, dalle quali sono nate nel tempo diverse progettualità e collaborazioni, sia in ambito industriale che in sinergia con le pubbliche amministrazioni, e che trovano realizzazione anche attraverso tecnologie come la stampa 3D.