
“La ripresa post Covid – ha detto Laura Cavalli, program director di Agenda 2030, dovrà puntare sulla sostenibilità e combattere i divari generazionali, di genere e territoriali, con investimenti strutturati nel tempo. La digitalizzazione e l’innovazione possono essere considerate delle leve per una crescita inclusiva e sostenibile. Decisivo sarà – ha aggiunto – monitorare il percorso verso gli obiettivi prefissati, in modo da garantire una reale trasparenza sul raggiungimento dei relativi risultati”.
“L’aspetto chiave – ha spiegato Pierluigi Stefanini, presidente di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – è fare in modo che l’attuazione del PNRR e la relativa trasformazione del Paese, sappia mobilitare l’intera società italiana, perché le risorse pubbliche da sole non basteranno. Le transizioni epocali necessitano di un consenso ampio. E in questo processo – ha aggiunto – la dimensione territoriale, con l’azione dei governi locali, assumerà notevole importanza”.
“Nel PNRR – ha detto Germana Di Domenico, dirigente della Direzione Analisi economico-finanziaria del Ministero dell’Economia e Finanze – sono presenti misure che potranno contribuire ad affrontare le sfide del Paese rispetto all’uguaglianza di genere. Il Piano dovrebbe avere un impatto notevole sul rafforzamento della coesione sociale e territoriale, con il 18,5% delle risorse previste, ovvero circa 35,4 miliardi di euro, utilizzate direttamente per attuare politiche che riducano le disuguaglianze di genere in Italia, di queste l’1,6%, 3,1 miliardi, mirate direttamente alle donne. Grazie al PNRR l’Italia – ha concluso – punta a guadagnare 5 punti in termini di Gender Equality Index”.
“Anche per il Trentino – ha evidenziato infine il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti – il PNRR rappresenta una grande opportunità. Questo territorio è in grado di esprimere delle progettualità strategiche su tutte le 6 missioni previste dal Piano. Queste risorse ci permetteranno di attivare una serie di investimenti importanti per accrescere il livello di competitività del sistema economico trentino, in coerenza con i principi guida del Recovery Act europeo. Attraverso le risorse del PNRR potranno essere attivati investimenti per lo sviluppo del sistema economico e sociale del Trentino, con progetti realizzati direttamente dalla Provincia e dagli enti locali, da soggetti privati, che accederanno direttamente ai fondi messi a bando a livello nazionale e dallo Stato con impatto sul territorio locale”.