Giovedì, 22 Marzo 2018 - 16:43 Comunicato 517

Firmato il protocollo tra polizia postale, Provincia, società di sistema, A22 e Fbk
La rete trentina contro i crimini informatici

I crimini informatici contro computer domestici o reti aziendali e publiche rappresentano una minaccia concreta. Ogni giorno sono decine i casi di tentativi di intrusione o furto di dati registrati anche in Trentino. Al fine di contrastare il fenomeno, l’assessora provinciale all’università e ricerca, Sara Ferrari, ha promosso l’intesa - sottoscritta ieri in modo formale - tra polizia postale e realtà della ricerca (Fbk), società di sistema provinciale (Informatica Trentina e Trentino Network), mondo della cooperazione e A22.

Il protocollo di intesa sottoscritto in questo ore, è il frutto di un’attività di coordinamento che parte da lontano. Lo scorso anno, su iniziativa della polizia postale e dell’assessora provinciale all’università e ricerca, Sara  Ferrari, fu organizzato un primo incontro con i referenti degli enti funzionali e delle aziende di sistema che possiedono e gestiscono infrastrutture tecnologiche in ambito pubblico In particolare, all’iniziativa aderirono Informatica Trentina, Trentino Network, Fbk, e successivamente, anche Università di Trento ed Azienda sanitaria.   

Gli enti hanno così aderirono all’iniziativa “Prevenzione e contrasto dei crimini informatici sui sistema informativi ‘critici’” della polizia postale. La cooperazione ha come obiettivo la prevenzione e la repressione dei crimini informatici, ispirata al principio di sicurezza partecipata,. Una maggiore sicurezza dei sistemi informativi si traduce anche in un vantaggio per l’intera collettività, contribuendo al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni.

La polizia postale del Trentino Alto Adige provvede ad assicurare la prevenzione e la repressione dei reati commessi attraverso i sistemi informativi. “Gli stessi sistemi informatici e le reti telematiche di supporto alle funzioni istituzionali della PAT e degli Enti locali - spiegano i sottoscrittori del protocollo di intesa - sono da considerare infrastrutture sensibili di interesse pubblico e risulta, pertanto, necessario prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, così da impedire l’interruzione dei servizi di pubblica utilità; indebita sottrazione di informazioni; porre in essere qualsiasi ulteriore attività illecita.

(pff)