
Dopo Canale di Tenno (Ecomuseo della Judicaria), Vezzano (Ecomuseo Valle dei Laghi), Cinte Tesino (Ecomuseo del Tesino) e Carciato (Ecomuseo Val Meledrio) la mostra approda all’Ecomuseo Argentario seguendo quella logica territoriale che costituisce lo spirito fondante dell’Accordo di collaborazione sottoscritto il giorno 25 marzo 2025 fra il METS e la Rete per “avviare un percorso di collaborazione continua su tematiche di interesse comune relative alla storia e alle tradizioni del Trentino, nonché alle dinamiche socioeconomiche e culturali che ne caratterizzano il territorio e i suoi abitanti”.
“Preme sottolineare l’importanza di questa iniziativa che coinvolge l’intero territorio trentino, di cui fa conoscere le tradizioni culturali più autentiche e gli aspetti ambientali più caratterizzanti, e che nasce dalla fattiva collaborazione fra il Museo di San Michele, gli Ecomusei e le Amministrazioni locali”, queste le parole dell’Assessore all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa, intervenuta all’inaugurazione. “Un plauso sincero” – ha proseguito l’Assessore – “anche ai molti volontari che con la loro passione e la loro competenza rendono possibili iniziative come queste, nelle quali emerge lo spirito autentico della comunità e la voglia di mettersi al servizio della collettività”.
A seguire hanno preso la parola Paolo Betti e Roberta Mengoli, rispettivamente Sindaco e Assessore alla cultura del Comune di Civezzano, Franco Micheli, Presidente dell’Ecomuseo dell’Argentario e della Rete trentina degli Ecomusei e Armando Tomasi, Direttore del Museo etnografico trentino San Michele.
Un ricordo particolare è stato riservato a Giuseppe Gorfer, già Presidente della Rete, alla cui memoria l’Ecomuseo dell’Argentario ha recentemente istituito il Premio Giuseppe Gorfer – storiambienterritorio rivolto a giovani laureati le cui ricerche valorizzino il patrimonio storico e ambientale dell’area del Monte Calisio.