Sabato, 11 Ottobre 2025 - 16:14 Comunicato 2937

La gioia di muoversi secondo Chechi, Pennetta e Macchi

È adrenalina pura quella che si respira per le strade e le piazze della città in quest’ottava edizione del Festival dello sport di Trento. Nella terza giornata della kermesse che ha tinto la città di rosa, dal Village joy of moving di piazza Dante la gioia di muoversi approda al Palazzo della Regione. Qui il progetto Kinder joy of moving promosso dal Gruppo Ferrero ha festeggiato i 20 anni dell’iniziativa in compagnia di tre grandi campioni: il “signore degli anelli” Yuri Chechi, la leggenda del tennis Flavia Pennetta e lo schermidore Filippo Macchi.
MEET & GREET - Powered by Kinder Joy of Moving Nella foto: Jury Chechi [ Daniele Paternoster Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

La terza giornata del festival è un giorno di festa anche per Flavia Pennetta, che celebra i 10 anni dalla vittoria agli US open 2015, e per Yuri Chechi, che festeggia il compleanno. “Di quel minuto non ricordo nulla”, ammette il ginnasta riguardo a quell’interminabile minuto sospeso agli anelli che lo ha consacrato per sempre nella storia come il “signore degli anelli”. In occasione dell’evento, i protagonisti hanno sottolineato il ruolo della famiglia nell’avvicinare i più piccoli allo sport. “Lo sport nella mia famiglia è sempre stato presente, io ho seguito un po’ quello che loro mi hanno offerto. La bravura di un genitore è però anche quello di lasciare che i figli seguano la propria strada”, riflette Flavia Pennetta, che collabora con Kinder joy of moving ad un progetto dedicato al tennis. “Mio nonno è stato il mio primo maestro, quello che mi ha instradato sulla pedana, non è stato solo un nonno, ma un maestro”, ricorda con commozione lo schermidore Filippo Macchi, vincitore di due medaglie d’argento, nel fioretto individuale e a squadre, a Parigi 2024 – gli sarò sempre grato per avermi trasmesso la gioia per questo sport”.
“Come tutti i ragazzi anche io ho giocato a calcio e anche a judo. Ma la prima volta che ho giocato a calcio mi hanno messo in porta”, ha sorriso poi lo schermidore. Anche per il signore degli anelli il primo approccio allo sport non è stato tutto rose e fiori. “Io sono sempre stato un bambino piccolino. I miei genitori con grande intelligenza mi hanno stimolato a fare tante attività sportive per trovare qualcosa che mi appassionasse”, racconta Juri Chechi. “Una volta mia mamma mi ha portato anche a fare pallacanestro: è stato il giorno più triste della mia vita”, ironizza il ginnasta.
Con la ginnastica, però, è stato amore a prima vista. “Ricordo il profumo della palestra, della gommapiuma, è stato un giorno pieno di gioia”.
I tre campioni hanno poi enfatizzato i valori dello sport, al di là della competizione e dell’ambizione di vincere. “Le medaglie si vincono in allenamento, in gara si ritirano soltanto”, questo il segreto per vincere secondo Macchi. “Oggi si è molto più attenti alle competizioni, già a 7-8 anni i bambini competono tantissimo”, ha detto Pennetta, che ha poi esortato a considerare lo sport come valida alternativa all’interdipendenza dai dispositivi digitali. “Abbiamo il tasso di obesità infantile più alto in Europa, questo è un dato molto triste, già questo basterebbe a dire: facciamo più sport, più attività motoria”, suggerisce Chechi: “Inoltre è una bella scuola di vita. Dico un milione volte grazie allo sport per quello che mi ha insegnato”.

L’iniziativa Kinder joy of moving è stata raccontata da Fabrizio Gavelli, presidente e ad di Ferrero Commerciale Italia. Un progetto internazionale di responsabilità sociale promosso dal Gruppo Ferrero, con l’obiettivo di avvicinare bambini e famiglie allo sport, in modo coinvolgente e ludico. In occasione del suo ventesimo compleanno, Kinder joy of moving è approdato al Festival al Village joy of moving di piazza Dante, un percorso di 45 minuti in cui bambini e ragazzi si sono potuti cimentare in varie discipline negli stand dei numerosi partner, tra cui Federazione Italiana tennis, Federazione Ciclistica Italiana e Federazione Italiana Vela.
L’iniziativa, basata su un metodo scientificamente provato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Coni, ha coinvolto finora 60 milioni di bambini in tutto il mondo, di cui 600.000 soltanto in Italia in oltre 100 iniziative.

(ee)


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