Mercoledì, 10 Maggio 2017 - 17:56 Comunicato 1112

Oggi a Sociologia il seminario con il vice ministro degli affari esteri Mario Giro e l’incontro con gli studenti dell’ateneo trentino
“La cooperazione internazionale è un’opportunità per il futuro dei giovani”

“L’apertura al mondo e la solidarietà non sono solo una scelta ma una necessità per un Paese che vuole definirsi civile e guardare con spirito positivo al futuro. La cooperazione internazionale, in particolare, è un’opportunità per i giovani perché, oltre a metterti in relazione con un mondo sempre più connesso, ti permette di cogliere delle opportunità di lavoro fino ad oggi precluse. L’Unione europea, proprio su iniziativa dell’Italia, sta decidendo un programma di investimenti in Paesi in difficoltà così da creare gli strumenti per la crescita economica e sociale degli stessi Paesi. Per attuare questi progetti c’è però bisogno di competenze e conoscenze che i giovani devono saper cogliere”. Il viceministro degli Affari Esteri con delega alla cooperazione allo sviluppo, Mario Giro, spiega così le ragioni del tour nelle università italiane e che oggi lo ha portato alla Facoltà di Sociologia di Trento. E proprio sulla formazione giovanile alla cooperazione internazionale è intervenuta anche l’assessora provinciale all’Università e alle Politiche giovanili, Sara Ferrari: “Il Trentino è capofila di un progetto europeo di 10 Paesi che rivoluzioneranno la formazione primaria perché i nostri bambini devono sentirsi cittadini di un mondo che non ha più confini”.

In vista del primo Forum nazionale della Cooperazione, in programma nel 2018, si è tenuta a Trento la terza tappa del progetto “Cooperazione internazionale - Il nostro futuro nel mondo”. Il vice ministro degli Affari Esteri con delega alla cooperazione allo sviluppo, Mario Giro, è in tour nelle università italiane per fornire suggerimenti professionali ai giovani interessati al mondo della cooperazione internazionale e per offrire loro gli strumenti per rispondere alle domande del mondo del lavoro. Il vice ministro è intervenuto al seminario “Lavorare nella cooperazione”, organizzato dalla Farnesina, l’Università degli Studi di Trento e la Provincia autonoma di Trento.

In apertura dei lavori, l’assessore provinciale all’università e alle politiche giovanili, Sara Ferrari, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nella realtà trentina: “Se io posso far parte, a nome del Trentino, del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo è perché la Conferenza delle Regioni ha riconosciuto il valore e la storia della nostra terra. Il Trentino ha agito bene e con oculatezza nel settore della cooperazione internazionale avviando centinaia di progetti, portati avanti dalle 275 associazioni trentine”. Entrando nel tema del seminario, l’assessora Ferrari ha sottolineato che oggi la nuova frontiera della cooperazione internazionale trentina è l’investimento forte nella formazione: “Il Trentino è capofila di un progetto europeo che vede coinvolti 10 Paesi dell’Unione, intenzionati a rivoluzionare la formazione primaria perché i nostri bambini devono sentirsi cittadini di un mondo che non ha più confini. Inoltre con l’Università e il Centro di formazione per la solidarietà internazionale stiamo lavorando per offrire ai ragazzi della post secondaria momenti di conoscenza per sviluppare competenze in grado di costruire una prospettiva di vita e lavoro all’interno della cooperazione internazionale. I nostri ragazzi - ha aggiunto l’assessora Ferrari - devono andare all’estero con la consapevolezza e la formazione adeguate a comprendere la storia e la geopolitica del Paese che li ospita”.

Ferrari ha ricordato che “in Trentino le associazioni non vengono lasciate sole e, al contrario, sono accompagnate dall’ente pubblico determinato ad investire nella loro attività, all’interno di linee guide precise e in armonia della legge nazionale e delle direttive europee. La solidarietà internazionale è anche un’opportunità di coesione sociale in Trentino per centinaia di volontari che dedicano tempo e risorse nella realizzazione di progetti a favore di terre lontane e popolazioni svantaggiate. Siamo orgogliosi di loro”.

Il vice ministro Giro ha riconosciuto al Trentino un ruolo importante nel contesto della cooperazione internazionale del nostro Paese: “Con il vostro territorio e le vostre istituzioni intratteniamo un rapporto storico perché in Trentino agisce un vero e proprio sistema di cooperazione internazionale in grado di coinvolgere  associazioni, mondo delle imprese ed enti pubblici. Il Trentino è un esempio per l’Italia”. L’onorevole Giro ha ricordato i progetti in Africa e negli altri Continenti portati avanti dalle diverse realtà trentine: “Seguiamo e sosteniamo anche progetti di ricerca agronomica perché abbiamo da apprendere dal sistema trentino”. 

Sul tema del seminario Giro ha ribadito che c’è molto interesse ma al contempo molte iniziative ed opportunità non arrivano ai giovani: “Per questo motivo c’è bisogno di favorire l’orientamento”

Il progetto a livello nazionale comprende una serie di "Giornate d'orientamento sulle opportunità di lavorare con la Cooperazione Internazionale", dove gli studenti universitari e quelli dell'ultimo anno delle superiori sono i protagonisti di un confronto libero e informale. Nel corso del suo intervento a Trento, il vice ministro ha illustrato tutte le opportunità di lavoro che la Cooperazione internazionale offre ai giovani oggi e ha illustrato le modalità di partecipazione per accedere alle borse di studio offerte dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) che verranno assegnate nel 2018.

A questa sorta di “Open Day” dedicato alla Cooperazione hanno partecipato anche gli attori del territorio impegnati nella cooperazione e nel volontariato, presentando ai giovani il loro lavoro. Ma l'elemento centrale è rimasto il dibattito, con domande e risposte tra i giovani, le associazioni locali e il vice ministro. 

“Vogliamo raccogliere - ha detto l’onorevole Giro - i messaggi dei giovani e portarli al Forum della Cooperazione, vogliamo far conoscere le concrete opportunità professionali che il mondo della cooperazione già offre: la cooperazione non è solo una visione del mondo che può cambiare la prospettiva di sviluppo futuro, ma può diventare anche un’ importante opportunità professionale per tanti giovani. Non basta fare cooperazione - ha dichiarato Mario Giro -, è necessario raccontare al Paese come ha cambiato tante vite e spiegare che si tratta di un investimento per il futuro dell’Italia”.

La prossima tappa del Tour è prevista per il 15 maggio quando il vice ministro Giro incontrerà a Roma gli studenti dell’Università degli Studi “La Sapienza”.

Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa.

(pff)


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