Sabato, 22 Aprile 2023 - 13:23 Comunicato 1136

Anche il presidente Fugatti oggi alla cerimonia tenutasi alll'ombra della Campana Maria Dolens
La bandiera di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sul colle di Miravalle

Cerimonia solenne oggi all’ombra della Campana Maria Dolens, sul colle di Miravalle, a Rovereto, per l’adesione dell’Organizzazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa al Memorandum di pace della Fondazione della Campana dei Caduti.
Presenti all’evento il reggente della Fondazione Marco Marsilli, il presidente delle Organizzazioni della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Francesco Rocca, il vicecommissario del Governo Massimo di Donato ed il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che nel portare i saluti del Trentino ha ricordato la storia della Campana della Pace, fusa alla fine della Prima Guerra Mondiale con il bronzo dei cannoni che avevano fatto fuoco sulle montagne lungo le quali passava la linea del fronte. “Oggi pensare che la bandiera della Croce Rossa arriva qui a Rovereto ufficialmente - ha detto Fugatti - conferma ancora una volta l’importanza di questo luogo. Il Trentino è terra di volontariato, di protezione civile, di solidarietà, quando ci sono situazioni difficili a livello anche internazionale è sempre pronto a portare l'aiuto concreto della nostra comunità.
Il nostro è un territorio bellissimo, come testimonia lo scenario che possiamo ammirare dal colle di Miravalle, ma anche aspro, difficile, a volte le persone che non ci conoscono faticano a coglierne le problematiche, ma io credo che il valore della solidarietà parli per noi anche al di fuori dei nostri confini”. Nei discorsi ufficiali che si sono susseguiti prima dell'alzabandiera, della firma del protocollo di adesione e dei cento rintocchi della Campana, anche un richiamo alla guerra in Ucraina e a tutti i conflitti che ancora oggi insanguinano il pianeta, fra cui quello recentemente scoppiato in Sudan.
Massimo di Donato, Maurizio Fugatti, Marco Marsilli, Francesco Rocca, Mauro Previti [ Daniele Mosna - Archivio Ufficio Stampa PAT]

“Le bandiere su questo colle – ha detto il reggente Marsilli - in genere sono quelle di entità statuali, organismi multilaterali come l’Onu, o realtà che attendono ancora un riconoscimento. Per la prima volta viene accolta la richiesta di adesione di una ong. Ciò è reso possibile da una perfetta entità di vedute, esemplificata dai sette valori che rappresentano altrettanti pilastri dell’ente che raccoglie Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, un punto di riferimento per milioni di persone nel mondo, più volte insignito del premio Nobel per la pace".

L’assessore di Rovereto Mauro Previti ha portato i saluti del Comune ospitante, e di tutta la cittadinanza della “Città della pace”. La Croce Rossa, ha detto, “rappresenta un esempio importantissimo. Il volontariato è un aspetto assolutamente importante nella vita del Trentino,  anche per la politica, che è chiamata a dare voce a chi non ce l’ha”.

Di Donato, vicario del Commissario del Governo, ha portato i saluti del prefetto Santarelli, ricordando il valore storico e simbolico della Campana voluta da don Rossaro alla fine della Grande Guerra. “Questa cerimonia – ha detto - è però anche un’occasione per ringraziare la Croce Rossa, i cui volontari fin dal lontano 1864 si mettono al servizio di chi soffre, a volte anche a prezzo della loro stessa vita”.

Il presidente Rocca ha fatto i migliori auguri al presidente nazionale della Croce Rossa italiana e a tutto il direttivo dell’ente, e ha riconosciuto come la Croce Rossa del Trentino sia sempre fra le prime a mobilitarsi, anche in occasione dell’accoglienza dei profughi dall’Ucraina.  L'organizzazione a cui Rovereto dà il suo benvenuto racchiude 192 realtà, e quindi paesi, che aderiscono alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa. “Paesi con tradizioni e culture diverse – ha detto Rocca - ma uniti dai principi che guidano la nostra attività. Come federazione internazionale siamo nati proprio alla fine della Prima Guerra Mondiale. Dopo quel conflitto fratricida si sentì la necessità di lavorare assieme per crescere, coordinarsi, dare il migliore aiuto possibile a chi aveva bisogno. Il riconoscimento di oggi lo testimonia bene, e ne siamo molto orgogliosi. Dobbiamo continuare difendere la neutralità della Croce Rossa ad ogni costo e diffondere i valori su cui si basa il nostro operato nella maniera più vasta possibile”.

Poi l’alzabandiera e infine i cento rintocchi di Maria Dolens, a sancire un altro momento solenne di questa istituzione così unica qual è la Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto.

(mp)


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