Martedì, 21 Giugno 2016 - 16:16 Comunicato 1373

La V Commissione del Consiglio provinciale a Bruxelles

La Quinta Commissione del Consiglio provinciale, presieduta da Lucia Maestri, ha iniziato oggi a Bruxelles una "tre giorni" di full immersion programmata con l'ufficio del Trentino nella capitale europea. Duplice l'obiettivo: conoscere nel dettaglio l'articolazione e i meccanismi decisionali delle istituzioni europee e approfondire i temi e i problemi di maggiore interesse e attualità selezionati dalla Provincia nel programma annuale della Commissione europea guidata da Jean Claude Juncker: dal binomio ricerca/innovazione ai trasporti, dall'energia alla questione dei migranti e delle frontiere. Oltre a Maestri partecipano alla visita i consiglieri Avanzo, Viola, Tonina, Passamani, Civettini, Detomas, Fasanelli, Bezzi e Fugatti.

Stamane nell'ufficio europeo della Provincia autonoma di Trento a Bruxelles, sede euroregionale condivisa con Bolzano e Innsbruck, la direttrice Valeria Liverini ha presentato in particolare ai consiglieri il progetto di sportello unitario EU-TIPS previsto dalla legge provinciale 2 del 2015 e avviato nell'autunno scorso per intensificare e rendere proficui i rapporti del Trentino con l'Europa.

Si tratta - ha chiarito Liverini - di una piattaforma di collaborazione tra la Provincia e i principali attori pubblici e imprenditoriali del nostro territorio, volta a favorire la partecipazione del sistema trentino alle iniziative europee più interessanti, che consentono l'accesso ai fondi messi a disposizione dalle istituzioni comunitarie. Il progetto, ha ricordato la direttrice, ha già permesso di intraprendere attività finalizzare ad accrescere la partecipazione delle Fondazioni Kessler e Mach, della Camera di commercio e dell'Università alle iniziative promosse dall'UE nei settori della ricerca e dell'innovazione.

A seguire Alessandro Ciola ha ragguagliato la V Commissione sull'architettura istituzionale e il processo decisionale europeo nei sette organismi da cui è composto il sistema: Commissione, Parlamento, Consiglio, Consiglio europeo, Corte di giustizia, Banca centrale europea e Corte dei conti.
Stimolante il confronto a tutto campo avuto poi dai consiglieri con Alessandro Chiocchetti, originario della val di Fassa, che a Bruxelles dirige l'unità di coordinamento legislativo e di programmazione del Parlamento europeo, che ha presentato il lavoro delle Commissioni e della Plenaria del Parlamento europeo. Il colloquio a ruota libera ha messo in luce anche le principali criticità legate al funzionamento dell'organismo comunitario, l'unico eletto direttamente e democraticamente dai cittadini a suffragio universale. Chiocchetti ha evidenziato soprattutto la responsabilità cruciale che appartiene ai Paesi membri rispetto alla necessaria ma non ancora avvenuta riforma del Trattato europeo e dei regolamenti che disciplinano le procedure decisionali dell'UE.

Dopo una visita al grande emiciclo della Plenaria dove si riuniscono i 751 membri dell'assemblea legislativa e la partecipazione ad un pezzo di seduta della Commissione cultura del Parlamento europeo guidata dall'italiana Costa, i consiglieri sono tornati nella sede dell'ufficio euroregionale per ascoltare Carlo Zadra, altro trentino affermatosi ai vertici delle istituzioni europee, originario di Tres, oggi membro del servizio giuridico della Commissione presieduta da Juncker. Zadra ha illustrato alla V Commissione il funzionamento della Commissione europea in termini di meccanismi decisionali, organizzazione e dossier prioritari in discussione evidenziando come la maggiore efficienza organizzativa e snellezza deliberativa introdotta dalla presidenza Juncker abbia inevitabilmente sacrificato il principio della collegialità.

Infine la V Commissione ha incontrato Marco Grancagnolo, Policy officer della Direzione Generale Ricerca e Innovazione, che ha illustrato ai consiglieri provinciali l'evoluzione del Programma per la ricerca Orizzonte 2020, vale a dire il programma europeo dei finanziamenti alla ricerca e all'innovazione. Numerose anche su questo tema sono state le domande rivolte dai consiglieri al funzionario che ha sottolineato soprattutto il fatto che mentre per molto tempo si è dato per scontato il valore aggiunto della ricerca e innovazione, oggi questo non è più possibile e occorre valutare l'impatto degli investimenti in questo settore cruciale per le  piccole e medie imprese, la crescita economica e l'occupazione.



Immagini