Venerdì, 08 Marzo 2019 - 13:54 Comunicato 464

La Giunta sostiene il trasporto merci su rotaia

Il termine del regime di aiuti per sostenere il trasporto integrato ferro-gomma è stato prorogato di un anno, fino a tutto il 2021. Lo ha stabilito la Giunta provinciale su proposta del presidente Maurizio Fugatti. Il provvedimento, adottato per includere il tempo eventualmente necessario per integrare l'istruttoria delle domande di concessione dei contributi, ha ricevuto ieri l'autorizzazione della Commissione europea, sulla scorta della documentazione istruita dal Servizio trasporti pubblici della Provincia.

Il trasporto integrato tra treno e gomme permette di togliere ogni anno circa 7 mila Tir dalla rete stradale del Trentino e, in particolare, dalla A22, riducendo così l’emissione di CO2. Con questa motivazione il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha proposto alla giunta provinciale di rinnovare a tutto il 2021 gli incentivi a sostengo del trasporto integrato ferro - gomma. La delibera è stata approvata stamani all’unanimità dalla giunta provinciale. 
Nel 2014 la Giunta provinciale aveva approvato i criteri attuativi in tema di aiuti al trasporto intermodale. Alla delibera era seguito un articolato percorso con le Direzioni comunitarie di riferimento per la notifica del regime di aiuti: con decisione della Commissione (C2016 2788) del 29 aprile 2016, il regime di aiuti ha avuto l’approvazione formale per il periodo che andava dal 1 luglio 2014 al 31 dicembre 2018 nella misura di 400 mila euro annui, pari a 0,0058 euro per tonnellata/chilometro percorsi con servizi di trasporto comprendenti in tutto o in parte la tratta ferroviaria fra Trento e Borghetto all’Adige. 
Questa modalità di aiuti, oggi riconfermata dalla giunta, ha permesso di sostenere il trasporto di cellulosa dai porti del Sud Italia sino a Riva del Garda e destinati - come detto -  alle Cartiere del Garda e Fedrigoni di Riva del Garda.
Nel dettaglio, dal 1 luglio 2014 al 31 dicembre 2017 sono stati erogati: 600 mila euro (1 luglio 2014 al 31 dicembre 2015), 400 mila euro per il 2016 e altri 400 mila euro per tutto il 2017.

(lr)


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