Venerdì, 02 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2248

La delibera del presidente Alberto Pacher, approvata oggi, aggiorna le direttive sulle comunicazioni telematiche a favore degli utenti
LE NUOVE TECNOLOGIE AVVICINANO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IL CITTADINO

Su proposta del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, la giunta provinciale ha approvato - nella seduta di oggi - un provvedimento con il quale ha aggiornato le regole da seguire per le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e lo scambio di documenti per via telematica. Le direttive, seguendo quanto previsto dal Codice dell'amministrazione digitale e dalle relative regole tecniche, definiscono le modalità operative per l'utilizzo degli strumenti informatici oggi disponibili. In particolare è incentivato l'utilizzo della posta elettronica, in particolare quella certificata (Pec) e al sistema di protocollo informatico, per lo scambio di documenti tra gli uffici ma anche per le comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni e i privati (cittadini, imprese, professionisti, ecc.). Una particolare attenzione è riservata alle diverse modalità che gli interessati possono utilizzare per trasmettere in modo valido agli uffici pubblici istanze o dichiarazioni per via telematica (es. utilizzando la posta elettronica per avviare un procedimento amministrativo, chiedere un contributo o un'autorizzazione), ottenendo la relativa risposta sempre attraverso canali telematici.-

Cresce in Trentino il ricorso alle tecnologie nello scambio documentale e nelle comunicazioni, sia nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni che tra queste e i soggetti privati. Tutte le strutture provinciali e la quasi totalità degli enti del sistema pubblico trentino già dialogano tra di loro avvalendosi di strumenti avanzati e sono dotati da tempo di caselle di posta elettronica certificata a disposizione di chi intenda "interagire" in via telematica con gli uffici, evitando così spostamenti e senza ricorrere a modalità di consegna o trasmissione tradizionali. I dati riferiti al 2012 indicano che il 35% circa della corrispondenza prodotta da circa 150 enti del sistema pubblico trentino che utilizzavano il sistema di protocollo informatico P.I.Tre è stata gestita esclusivamente per via telematica. Tale percentuale è in costante crescita nel 2013, anche in relazione all'ulteriore incremento degli enti coinvolti (192 enti federati al sistema al 30 giugno 2013). In particolare gli enti del sistema pubblico trentino che usano Pi.Tre sono Provincia autonoma di Trento, Regione Trentino Alto Adige, Università degli Studi, Azienda Sanitaria, Informatica Trentina, Consorzio dei Comuni trentini, 120 Comuni, Comune di Trento, tutte le Comunità di valle, 34 scuole e società di sistema, ecc.) per complessive 17 mila utenze. Sul territorio trentino sono transitate per il sistema di protocollo Pitre nel primo semestre 2013 circa 1,7 milioni di comunicazioni e quasi metà (il 45% del totale) è stato veicolato solo per via telematica (Pi.Tre, interoperabilità, posta elettronica). Nel 2012 la percentuale era del 35% circa.
L'intensificazione dell'utilizzo degli strumenti telematici da parte degli enti del territorio evidenza una tendenza coerente con le norme in materia di amministrazione digitale, che prevedono per le amministrazioni - a partire dal 1' gennaio 2014 - l'utilizzo esclusivo dei mezzi telematici, compresa la posta elettronica certificata, per lo scambio di documenti e per l'erogazione dei propri servizi ai cittadini e alle imprese. Ciò vale con particolare riferimento a quelle categorie di utenti che sono per legge obbligati a dotarsi di posta elettronica certificata (società, imprese individuali, professionisti) e che quindi già dispongono di uno strumento di comunicazione semplice, veloce, sicuro.
L'aggiornamento delle direttive, oggetto della delibera approvata oggi, è finalizzato ad incentivare ulteriormente il ricorso agli strumenti telematici anche per contenere i costi per l'amministrazione (legati alle gestione dei processi cartacei) e per ridurre gli oneri burocratici per cittadini e imprese accelerando i tempi di risposta (con i connessi risparmi di tempo e costi legati agli spostamenti, alle code agli sportelli, alle attese, alle spese postali, ecc.).
Le principali novità della delibera a firma del presidente Alberto Pacher riguarda in particolare i seguenti aspetti:
- rapporti tra amministrazioni: le pubbliche amministrazioni devono utilizzare per lo scambio di documenti la posta elettronica istituzionale o certificata oppure il canale della cooperazione applicativa (interoperabilità);
- rapporti tra amministrazioni e soggetti tenuti per legge a dotarsi di posta elettronica certificata: nei rapporti con le società, le imprese individuali e i professionisti iscritti in albi o elenchi le pubbliche amministrazioni devono utilizzare per l'inoltro di documenti o di comunicazioni esclusivamente la posta elettronica certificata;
- rapporti tra amministrazioni e soggetti non tenuti per legge a dotarsi di posta elettronica certificata: nei rapporti con i cittadini e i soggetti privati (diversi dalle società, imprese individuali e professionisti) che scelgano di rapportarsi in via telematica con le pubbliche amministrazioni, le stesse devono utilizzare esclusivamente la posta elettronica certificata, trasmettendo le proprie comunicazioni alla casella di posta elettronica del destinatario (posta certificata, se l'interessato ne ha preventivamente dichiarato l'indirizzo eleggendo "domicilio digitale", oppure la comune casella e-mail);
- presentazione di istanze e dichiarazioni per via telematica: sono ribadite le diverse modalità già a disposizione di cittadini e imprese per la presentazione, con mezzi informatici, di istanze o dichiarazioni all'amministrazione e ai gestori di pubblici servizi. -