Mercoledì, 06 Dicembre 2023 - 17:09 Comunicato 3398

Festival della famiglia. Oggi la presentazione del GEP al palazzo della Regione
L’uguaglianza di genere diventa un Piano

La Provincia autonoma di Trento è tra i primi enti pubblici italiani ad adottare il Gender Equality Plan (Gep). Il documento traccia le linee di indirizzo e le azioni da mettere in pratica sulla strada della parità, dalla conciliazione tra i tempi di vita privata e vita lavorativa alla riduzione del cosiddetto “gender gap” sia nei ruoli apicali, che nel reclutamento e nelle progressioni di carriera. Il Piano intende anche valorizzare la dimensione di genere, oltre che sul lavoro, anche nell’ambito della didattica e della ricerca e attivare misure contro i comportamenti discriminatori, violenti e molesti. Oggi la presentazione ufficiale all’interno dell’evento del Festival “Il Piano per l’uguaglianza di genere della Provincia autonoma di Trento: uno strumento per le pari opportunità”, che si è tenuto presso la sede della Regione.

Il Piano dell’uguaglianza di genere è uno strumento ideato dalla Commissione europea che, grazie alla delibera approvata in Giunta lo scorso ottobre, viene adottato dalla Provincia autonoma di Trento. L’ente provinciale si avvale, al 31 dicembre 2022, di un organico di 4.250 dipendenti di cui il 60% composto da donne. Oltre al valore in sé, il Gep è un requisito indispensabile per le istituzioni che vogliono accedere a finanziamenti nell’ambito dei bandi Horizon Europe e a risorse riferite ad alcuni ambiti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il documento programmatico intende portare a regime 21 azioni nell’arco del triennio 2023-2025. Tra le varie linee di intervento prevale il protagonismo dell’equità di genere per ridurre le ineguaglianze e promuovere la cultura delle pari opportunità e della conciliazione vita-lavoro.

Il Gep comprende un’accurata analisi di dati in ottica di genere, che prende a riferimento il lavoro realizzato finora dall’ente provinciale, anche nell’ambito della certificazione Family Audit e delle politiche familiari. I punti di forza emersi sono, citando il documento: “gli incarichi di direttrici/direttori presentano un buon equilibrio di genere; la formazione ai dipendenti sulla parità di genere ha preso avvio già nel 2017; le pari opportunità sono garantite nelle procedure concorsuali; l’equilibrio tra vita privata e lavorativa si sviluppa in un percorso consolidato di misure concrete quali flessibilità oraria, lavoro agile, coworking; sono state introdotte azioni per prevenire e contrastare la violenza di genere, le molestie, il mobbing”. La decisione di dotarsi del Piano della parità di genere si colloca, dunque, in un percorso che parte da lontano e che ha visto la Provincia autonoma di Trento, da oltre 15 anni, introdurre un sistema di azioni positive a beneficio dei suoi dipendenti. Il Gep dell'ente provinciale si propone come strumento finalizzato a pianificare, sostenere e monitorare in maniera organica e strutturata gli obiettivi di equità di genere nel triennio 2023-2025. Inoltre, esso risulta necessario per l’accesso ad alcune fonti di finanziamento a livello europeo e nazionale.

Il piano dell’equità di genere si articola in 5 aree:

Area 1: Equilibrio vita privata/lavorativa, salute, sicurezza, benessere nell’ottica delle differenze; cultura e benessere dell’organizzazione.

Area 2: Equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali.

Area 3: Uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera.

Area 4: Integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei programmi di insegnamento.

Area 5: Contrasto alla violenza di genere, al mobbing e alle molestie sessuali.

Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da L'Adige - 7.12.2023

(an)


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