Sabato, 28 Luglio 2018 - 19:21 Comunicato 1840

Nello scenario del Bait del Germano in Paganella
L'omaggio di Ginevra Di Marco a Mercedes Sosa

Un concerto particolarmente intenso quello proposto ieri a I Suoni delle Dolomiti per raccontare con le note la vita della celebre "cantora" argentina, tra suoni latini, ballate e atmosfere da tango

Per raccontare l'intenso concerto che Ginevra Di Marco ha portato - ieri 27 luglio - a I Suoni delle Dolomiti, sull'Altopiano della Paganella, basterebbe l'ultima e partecipatissima canzone: "Solo le pido a Dios", con tutto il pubblico in piedi a battere le mani a ritmo. Un brano dedicato alla giustizia, alla ricerca della pace, al non essere indifferenti al dolore degli altri. Tutt'intorno il panorama del Brenta con le cime velate dalle nubi o la valle dei Laghi che si tuffa nel Lago di Garda, o i verdi pascoli in quota punteggiati dagli abeti che hanno fatto da scenario a una storia in note, quella della vita di Mercedes Sosa, grandissima cantora argentina raccontata attraverso alcune delle sue più importanti canzoni.
Suoni latini, atmosfere da tango, e pensose ballate, talvolta dolenti e sospese come sospesa è stata l'esistenza di Mercedes Sosa. Lei, infatti, voce limpida e purissima, da sempre impegnata nella battaglia in difesa dei diritti civili durante l'epoca triste delle dittature militari del sudamerica, finì in esilio per dieci anni e molta della sua nostalgia e struggimento si distillò nelle sue canzoni. È il caso di "Razon de vivir" o di "Luna tucumana" scritta ripensando alla sua regione d'origine nel nord-ovest dell'Argentina. Ma nelle sue canzoni c'è spazio per la vita intera, per l'amore e la quotidianità come in "Cosechero" o "Alfonsina", c'è spazio per la potenza del ritmo e il tango travolgente come in "Violin de Becho". Molti scrissero per Sosa, grandi autori e scrittori da Victor Jara - che pagò duramente la persecuzione - alla cilena Violeta Parra, e la voce limpida e straordinaria di Ginevra di Marco è riuscita a trasmettere al folto pubblico presente l'estrema ricchezza di testi e melodie inconfondibili. Il trasporto è stato tale che dopo la splendida "Todo cambia" tutti hanno chiesto il bis ottentendo in cambio "Gracias a la vida" o, ripescata dal patrimonio dei CCCP, "Amando" e la finale "Solo le pido a dios". Nell'ora e mezza di musica c'è stato spazio anche per brani a firma di Ginevra e compagni (Andrea Salvadori alla chitarra, Francesco Magnelli alle tastiere e Roberto Beneventi alla fisarmonica) come "Saint Marie de la Mer", ispirata alla festa degli tzigani alla propria patrona, e sempre il pubblico li ha premiati con forti applausi.

Le immagini del concerto di Ginevra Di Marco sono disponibili su

https://visittrentino.broadcaster.it/



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