Sabato, 15 Ottobre 2022 - 14:36 Comunicato 3230

Spinelli: "Inventiva, tenacia, radicamento e soprattutto volontà di credere fermamente in un territorio e nelle sue risorse"
"L'avventura dell'impresa": storie di famiglie e di comunità

Nella serata di ieri, venerdì 14 ottobre, l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, è intervenuto al convegno "L'avventura di un’impresa. Storie di comunità” tenutosi a Darè in Val Rendena. La serata si inseriva nel percorso culturale che il Comune di Porte di Rendena ha promosso all'interno di Casa Cüs, spazio rurale sopravvissuto al tempo, ora patrimonio della comunità. Presenti anche l’assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, che ha portato un saluto, e il sindaco di Porte di Rendena, Enrico Pellegrini. Al centro dell’incontro, la straordinaria esperienza di alcune realtà locali. L’intento degli organizzatori era anche stimolare imprenditorialità nelle nuove generazioni, per questo all'incontro ha portato la sua testimonianza Antonio Bertini, che ha prodotto per una vita intera le famose stufe “della Rendena” e che, nell’andare in pensione, ha mantenuto intatto il proprio laboratorio divenuto un vero e proprio museo. Testimoni anche Fabrizio Gasperi e Andrea Loranzi, titolari di due realtà leader del distretto del divano di Vigo Rendena, rispettivamente Gyform Salotti e Loran Salotti che, sorte alla fine degli anni '50, grazie alla dedizione e al duro lavoro, si sono fatte strada distinguendosi nel panorama trentino e dell'intero Nord Italia, diventando ormai da alcuni anni, leader del settore della produzione di divani.
Sono state le parole dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, a sintetizzare il valore che queste tre importanti realtà imprenditoriali rappresentano per la comunità della Val Rendena e per tutto il Trentino: "Queste storie parlano di inventiva, di tenacia, di radicamento e soprattutto di voler credere fermamente in un territorio e nelle sue risorse, valorizzandole. È un percorso che nasce da un’idea e poi con una grande forza di volontà, cresce fino a diventare una storia di successo. Non è per tutti, perché bisogna avere inventiva, capacità e anche fortuna. Bisogna avere una grande tenacia e perseveranza, perché la vita purtroppo ci pone davanti a dei momenti di rottura, a delle scelte radicali che potrebbero farci cambiare o addirittura abbandonare la strada. Sono storie familiari e quindi con inevitabili momenti difficili, ma solo quando c’è una famiglia coesa, una capacità di guardare oltre, quando lo sguardo si alza, è lì che abbiamo delle storie importanti”.
A Darè in Val Rendena all'interno di Casa Cüs, il convegno "L'avventura di un’impresa. Storie di comunità” (seduti da sinistra il sindaco di Porte di Rendena Enrico Pellegrini, l’assessore Roberto Failoni, l’assessore Achille Spinelli, l’organizzatrice e coordinatrice dell’evento Roberta Bonazza) [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Rivolgendosi agli imprenditori presenti, l’assessore ha voluto commentare il loro lavoro: “Il primo esempio portato, quello delle stufe, è arte, non si può parlare di prodotti ma di opere, perché rimangono come modelli di artigianalità. Anche gli altri esempi di impresa - ha spiegato Spinelli - hanno elementi virtuosi, come l’innovazione e la ricerca, il continuare ad evolvere il proprio prodotto, sempre cercando di donare quel valore aggiunto, ciò che fa resistere l’impresa nel tempo. È un progetto che alimenta se stesso - ha spiegato l’assessore - innovazione, investimento, crescita che crea capacità di investire e di creare prodotti sempre migliori e più performanti sul mercato. Questo, a mio parere, è l’esempio più forte di questa sera: riuscire a fare prodotti migliori, a dare quell'elemento di tradizione e di diversità che il prodotto trentino sa rappresentare nel mondo, soprattutto quella tradizione impressa nel prodotto, quella cultura del saper fare, intrisa di serietà e della capacità di proseguire, innovando nella tradizione. I più vivi complimenti da parte mia e dell’amministrazione provinciale per ciò che sapete fare - ha concluso Achille Spinelli - si percepisce la vostra grande capacità e l’importante visibilità internazionale che avete raggiunto. Questo è il valore che vi riconosciamo, felici ed orgogliosi”.

Dopo aver indagato il concetto di paese e di casa attraverso due mostre a tema, rispettivamente di Amedeo Marchetti e Andrea Viviani, artisti locali, è stato organizzato un momento di condivisione e riflessione sull'avventura imprenditoriale. Il lavoro è il patrimonio di una famiglia ma anche di una comunità e la specificità del piccolo borgo di Vigo a Porte di Rendena è la concentrazione di grandi storie imprenditoriali, con una straordinaria tenuta nel tempo, che hanno contribuito a decretarne la fama in tutto il mondo. Storie di famiglie e di comunità che partendo dal piccolo, rappresentano la grande storia economica e in filigrana, fenomeni mondiali come il boom economico e la globalizzazione. “Quelle che vi presentiamo stasera - ha detto l’organizzatrice e coordinatrice dell’evento, Roberta Bonazza - sono storie dense, spesso in salita, ma con il piacere della salita, perché essa presuppone un punto d’arrivo e orizzonti diversi, una “cima” che lascia guardare avanti e con lungimiranza”. Le testimonianze presentate davanti ad una ricca ed attenta platea, partono da un prodotto tipicamente locale, la stufa, che riporta ad una dimensione di tradizione, al focolare e ad un mondo passato, fino a proiettarsi in un futuro rappresentato dal divano, il prodotto della modernità. Storie di alta imprenditorialità, dalla Val Rendena sui mercati di tutto il mondo.  Entrambe le realtà hanno esperienze dai molteplici aspetti in comune: come le radici nel lavoro dei rispettivi padri, la capacità di traghettare attraverso le difficoltà e tenere la barra dritta, per portare avanti un’eredità attraverso il mare di cambiamenti epocali, dallo sviluppo del boom economico fino alla pandemia.

Durante la serata si è toccato anche il tema dell’energia, delle crisi del passato e di quella attuale. L’assessore Spinelli ha parlato di “lungimiranza” da parte di quegli imprenditori che nel 2010 hanno scelto la strada della sostenibilità, che significa attenzione al territorio, al consumo della risorsa, alla capacità di produrre energia. “Questo - ha spiegato l’assessore - dà anche la cifra della considerazione che il Trentino, anche nella sua componente imprenditoriale, riserva alla sostenibilità. Oggi si parla di imprese ESG, certificate dal punto di vista dell’impegno in ambito ambientale, sociale e di governance. Il Trentino, in questo, è stato precursore e presenta delle caratteristiche particolari che possono essere vincenti sul mercato. La crisi energetica sta riportando l’attenzione a dei valori fondamentali che ci eravamo dimenticati, come l’acqua, l’aria, la terra, le sue risorse, l’energia. Certi percorsi, iniziati ma andati persi, oggi vengono ripresi con vigore, come le biomasse, il nostro patrimonio legnoso, la crescita e la ricrescita dei boschi, un elemento su cui investire. Sono pensieri che possono alimentare la vita e il futuro delle nostre imprese - ha concluso Spinelli - soprattutto quelle che guardano avanti, sulla strada della sostenibilità”.

La due giorni di celebrazioni non si esaurirà con il convegno, ma comprende l'appuntamento di domenica 16 ottobre, con l’inaugurazione presso il piazzale della Protezione Civile a Vigo del simbolo di riconoscenza agli imprenditori, ormai scomparsi, Guido Gasperi e Angelo Loranzi, fondatori delle due aziende di salotti: un monolite di pietra rinvenuto sul territorio, a cui la natura ha dato una forma straordinariamente simile a quella di un divano.

(us)


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