
Guidato dal direttore Paolo Macchi, dalla vice direttrice Anna Cereseto, dalla prorettrice alla ricerca dell'Università di Trento Francesca Demichelis, da Davide Ederle e Andrea Sartori di Hit, l’assessore Spinelli ha visitato i numerosi laboratori ospitati dal dipartimento di Povo e approfondito i recenti risultati: confermato dal ministero dipartimento d’eccellenza per il quadriennio 2023-2027 con un'assegnazione finanziaria di oltre 8 milioni di euro. Gli studenti del dipartimento universitario possono contare su 50 professori, 35 tra tecnici e personale amministrativo, quattro aree di ricerca - biologia del cancro e genomica, biologia molecolare, microbiologia e neurobiologia – tre corsi di laurea, tre programmi di dottorato di ricerca e la vicinanza di una serie di startup dove mettere a frutto quanto appreso. Proprio su quest’ultime e sulle possibilità di espansione del Cibio si è concentrata l’attenzione dei presenti. Demichelis e Cereseto hanno spiegato come l’apertura dei nuovi spazi a Pergine, prevista per ottobre, sia una prima soluzione per soddisfare le esigenze della struttura e hanno comunque auspicato un’accelerazione dell’iter di costruzione del Polo per le Scienze della vita di Rovereto, anche per attirare gli importanti investimenti privati provenienti anche da fondi esteri. Si è poi parlato dei prossimi bandi provinciali per il finanziamento di startup e infrastrutture di ricerca. “La Provincia crede molto nel futuro di questo settore – ha concluso Spinelli - anche per i risultati raggiunti, e nel continuo investimento nella ricerca e innovazione. In particolare guarda al Polo per le Scienze della vita di Rovereto come ulteriore espansione e creazione di fattore di attrazione per gli investitori nel settore delle biotecnologie in Trentino”.