
A partire dal 2000, anno in cui lo Stato ha trasferito alla Provincia autonoma di Trento le competenze sul fiume Adige e sulla galleria Adige-Garda, il lavoro di gestione e manutenzione è stato costante e crescente. L’Amministrazione ha avviato studi con l’Università di Padova e altri enti di ricerca per monitorare la stabilità degli argini e programmare interventi mirati, anche grazie a finanziamenti del Pnrr, già realizzati in alcuni tratti del fiume al confine con la Provincia di Bolzano. Parallelamente, è stato predisposto un Piano di gestione della galleria Adige-Garda, fondamentale per mantenere efficiente quest’opera idraulica strategica e migliorare la sicurezza idraulica dei territori a valle, fino a Verona.
Nel corso della giornata interverranno oltre venti relatori provenienti da tutto il bacino dell’Adige, con l’obiettivo di mettere in luce la necessità di una gestione condivisa e interregionale del fiume. Le quattro sessioni di lavoro affronteranno i diversi volti dell’Adige: la parte storica sarà coordinata da Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, per ripercorrere l’evoluzione del rapporto tra uomo e fiume; la sessione idraulica, affidata al professor Alberto Bellin dell’Università di Trento, punterà la lente su rischi e le soluzioni tecniche di mitigazione; la sessione geotecnica, curata dalla professoressa Simonetta Cola dell’Università di Padova, sarà dedicata alla stabilità degli argini; la sessione ambientale, verrà condotta dal direttore del Muse Massimo Bernardi con Valeria Lencioni, per discutere gli interventi di riqualificazione e valorizzazione ecosistemica, come quello recentemente realizzato nella golena di Cadino.
Dalla tempesta Vaia del 2018 all’alluvione del 1966, fino a quelle del 1882, la storia insegna che nessuna opera può annullare del tutto gli effetti delle grandi piene. Le forze della natura superano spesso le capacità di contenimento dell’uomo: “il rischio zero non esiste”, e parlare di “messa in sicurezza totale” del territorio sarebbe fuorviante. Di questa realtà sono pienamente consapevoli le strutture operative della Protezione civile, ma tale consapevolezza deve diventare patrimonio di tutta la comunità. Solo con una popolazione informata e attenta è possibile affrontare gli eventi naturali con prudenza e responsabilità condivisa.
IL PROGRAMMA
Ore 8:00 – 9:00
Accreditamento dei partecipanti
Ore 9:00 – 9:20
Apertura dei lavori e saluti istituzionali
SESSIONE STORICA
Ore 9:20 – 10:30
Coordinatore: Giuseppe Ferrandi
• L'Adige in Trentino – Alessandro de Bertolini
• Le sistemazioni idrauliche del 1800 nel bacino dell'Adige nel tratto altoatesino – Roberto Ranzi
• Le opere di regolamentazione idraulica dell'Adige a Verona – Michela Morgante
Ore 10:30 – 11:00
Pausa caffè a cura dei Nu.Vol.A.
SESSIONE RISCHIO IDRAULICO: CONOSCENZE CONSOLIDATE E NUOVE ESIGENZE
Ore 11:00 – 13:00
Coordinatore: Alberto Bellin
• Come cambieranno piogge estreme e ciclo idrologico nelle Alpi? Proiezioni da modelli climatici ad alta risoluzione per il bacino dell’Adige – Marco Borga, Susen Shrestha, Eleonora Dallan, Marco Marani
• Direttiva Alluvioni e idrologia: la nuova frontiera nella gestione del rischio – Marina Colaizzi e Michele Ferri
• La gestione delle piene dell’Adige – Giuliano Rizzi
• Il Piano di emergenza inondazione fiume Adige – Claudia Patton e Alberto Pisoni
Ore 13:00 – 14:20
Pausa pranzo a cura dei Nu.Vol.A.
SESSIONE GEOTECNICA
Ore 14:20 – 15:30
Coordinatrice: Simonetta Cola
• Gestione venticinquennale degli argini del fiume Adige da parte della Provincia Autonoma di Bolzano – Fabio de Polo
• Un approccio geotecnico alla valutazione del pericolo di collasso arginale – Paolo Simonini
• Metodologie non invasive per la caratterizzazione e il monitoraggio di rilievi arginali e del relativo substrato geologico – Giorgio Cassiani
SESSIONE AMBIENTALE
Ore 15:30 – 17:00
Coordinatori: Massimo Bernardi e Valeria Lencioni
• Riqualificazione fluviale e gestione della vegetazione dell’Adige in Trentino – Ruggero Valentinotti e Celso Rizzi
• I Piani di Gestione di Area Fluviale e la riqualificazione: esperienze in Provincia di Bolzano – Nicola Marangoni
• Qualità ambientale del fiume Adige in Trentino: i dati più recenti dai monitoraggi di APPA Trento – Catia Monauni
• Il valore dei servizi ecosistemici nel bacino dell’Adige – Mattias Gaglio
• Progettare paesaggi fluviali: un approccio interdisciplinare e transcalare – Sara Favargiotti
Ore 17:00 – 18:00
Conclusioni
A cura dei coordinatori delle sessioni