Una semplificazione concreta dunque che, andando a ridisegnare aspetti di carattere generale sui quali è stato impostato l’indicatore ICEF, si traduce in vantaggi diretti per i cittadini, sottolinea Spinelli: “Questa delibera serve a rendere più chiaro il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione nell’accesso alle prestazioni economiche, che comprendono i servizi collegati al mondo della scuola, il tema casa e politiche abitative, gli interventi collegati all’Assegno unico, le agevolazioni economiche, le diverse erogazioni del welfare trentino”.
C’è un ulteriore vantaggio per l’utente. Riducendo le varianti in gioco l’Icef si potrà precalcolare più facilmente, permettendo al cittadino di avere un’idea della possibilità o meno di godere di una determinata misura o beneficio. “Così – continua Spinelli – l’utente saprà subito se ha diritto o no ad un intervento”.
Punto importante, la modifica non cambierà le condizioni di accesso alle misure, in quanto la decisione sulle soglie di accesso e alla quantificazione dei benefici rimane pur sempre in capo alle singole politiche di settore e che al momento rimangono invariate. “L’obiettivo infatti è semplificare. Mettendosi nell’ottica del nucleo familiare o del cittadino, la pubblica amministrazione aiuta l’utente a capire e interpretare più facilmente la propria situazione economica in relazione alla possibilità di accedere alle opportunità e ai sostegni messi in campo dal sistema trentino”, aggiunge l’assessore.
Ultima novità connessa alla delibera, lo spostamento al primo ottobre del termine a partire dal quale è possibile presentare le dichiarazioni sostitutive Icef con redditi e patrimonio riferiti all’anno precedente. Si prosegue in pratica con quanto già fatto per allineare le scadenze relative all’Icef con quelle fiscali a livello nazionale (Dichiarazione dei redditi, 730 e via dicendo).