E', quello varato oggi dalla Giunta, un ulteriore tassello del sistema di interventi straordinari messo a punto dalla Provincia a protezione dei lavoratori che si trovano in gravi situazioni finanziarie a causa di diritti che hanno effettivamente maturato ma non immediatamente esigibili.
La delibera approvata oggi si concentra sulle retribuzioni che non possono essere pagate da imprese in difficoltà, aventi sede sul territorio provinciale. Il meccanismo messo a punto prevede la possibilità da parte di un istituto bancario di finanziare al dipendente gli emolumenti non corrisposti dall'azienda. Alla banca viene ad essere ceduto contestualmente il diritto al Tfr, garantito dall'Inps mediante il cosiddetto Fondo di garanzia per il caso di insolvenza o fallimento dell'azienda.
Beneficiari sono dipendenti di imprese in difficoltà, o cessati dal rapporto di lavoro, che al momento della richiesta non risultano aver instaurato rapporti di lavoro a tempo indeterminato con altro datore di lavoro. La Provincia riconosce gli interessi per il finanziamento al dipendente da parte dell'istituto bancario di un importo non superiore al 60 per cento del Tfr maturato, fino ad un massimo di euro 20 mila, per un periodo massimo di dieci anni. Inoltre la Provincia riconosce utte le spese inerenti la gestione e la tutela del credito.
La procedura per l'attivazione del finanziamento implica la stipula da parte della Provincia e delle organizzazioni sindacali di un protocollo, in cui sono definite le modalità di finanziamento, con riguardo alle modalità di utilizzo e di rimborso, al tasso di interesse applicato e alle garanzie prestate. La stipula sarà possibile previa valutazione da parte dell'Ispettorato del lavoro dello stato di difficoltà finanziaria dell'impresa e valutazione dell'impatto sociale da parte della Commissione provinciale per l'impiego, nonché approvazione dello schema di protocollo da parte della Giunta Provinciale. Al protocollo potranno aderire uno o più istituti bancari.