Venerdì, 13 Maggio 2016 - 12:55 Comunicato 932

Decisione della Giunta su proposta del vicepresidnete Olivi. Strumento già testato con la Malgara
Indennità spettanti ai lavoratori di aziende in crisi: la Provincia mette a punto un modello di intervento con banche e Inps

Via libera dalla Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, ad una decisione, già esaminata in sede di Commissione consiliare per l'impiego, con la quale, a fronte di casi straordinari, valutati volta per volta, di gravi inadempienze dell'impresa nei confronti dei trattamenti retributivi dei lavoratori, la Provincia può attivare uno strumento altrettanto straordinario di supporto al reddito dei lavoratori stessi, di concerto con il sistema bancario e l'Inps. "Il caso che ha stimolato un intervento della Giunta in questo campo - spiega Olivi - è quello della Malgara. Qui, senza un intervento-ponte della Provincia, molti lavoratori si sarebbero ritrovati senza stipendio e senza anche i relativi contributi previdenziali. Oltre alla palese ingiustizia subita, avrebbero dovuto affrontare una situazione di oggettiva difficoltà, almeno fino all'intervento 'riparatore' dell'Inps, che però spesso avviene su tempi che non sono quelli delle famiglie. In base a quella esperienza, abbiamo deciso di strutturare un modello di intervento, utilizzabile ovviamente solo in situazioni particolari, in base al quale un istituto bancario eroga al lavoratore interessato un prestito, pari ad una quota delle sue spettanze, e si fa cedere a sua volta dal lavoratore il credito maturato nei confronti dell'Inps, garatentendosi in tal modo per la somma erogata. La Provincia, oltre a farsi promotrice dell'operazione, sostiene gli interessi passivi e i costi dell'operazione stessa, in modo tale che il lavoratore non debba patire alcun aggravio".

E', quello varato oggi dalla Giunta, un ulteriore tassello del  sistema di interventi straordinari messo a punto dalla Provincia a protezione dei lavoratori che si trovano in gravi situazioni finanziarie a causa di diritti che hanno effettivamente maturato ma non immediatamente esigibili. 
La delibera approvata oggi si  concentra sulle retribuzioni che non possono essere pagate da imprese in difficoltà,  aventi sede sul territorio provinciale. Il meccanismo messo a punto prevede la possibilità da parte di un istituto bancario di finanziare al dipendente gli emolumenti non corrisposti dall'azienda. Alla banca viene ad essere ceduto contestualmente il diritto al Tfr, garantito dall'Inps mediante il cosiddetto Fondo di garanzia per il caso di insolvenza o fallimento dell'azienda. 

Beneficiari sono dipendenti di imprese in difficoltà, o  cessati dal rapporto di lavoro, che al momento della richiesta  non risultano aver instaurato rapporti di lavoro a tempo indeterminato con altro datore di lavoro. La Provincia riconosce gli interessi per il finanziamento al dipendente da parte dell'istituto bancario di un importo non superiore al 60 per cento del Tfr maturato, fino ad un massimo di  euro 20 mila, per un periodo massimo di dieci anni.  Inoltre la Provincia  riconosce utte le spese inerenti la gestione e la tutela del credito.

La procedura per l'attivazione del finanziamento implica la stipula da parte della Provincia e delle organizzazioni sindacali di un protocollo, in cui sono definite le modalità di finanziamento, con riguardo alle modalità di utilizzo e di rimborso, al tasso di interesse applicato e alle garanzie prestate. La stipula sarà possibile previa valutazione da parte dell'Ispettorato del lavoro dello stato di difficoltà finanziaria dell'impresa e valutazione dell'impatto sociale da parte della Commissione provinciale per l'impiego, nonché approvazione dello schema di protocollo da parte della Giunta Provinciale. Al protocollo potranno aderire uno o più istituti bancari.