
"Grazie all'amministrazione comunale per come ha portato caparbiamente a termine quest'opera di importante valenza sociale, che contribuirà alla già ottima qualità di vita di questo territorio. Congratulazioni agli alpini nel loro sessantesimo, a questi generosi uomini del fare così legati strettamente alla comunità e che non a caso gestiranno la struttura", queste le parole del presidente Soini.
"Questo progetto è il frutto della collaborazione tra Comune e Alpini. Senza il loro impegno, la loro dedizione e la loro capacità di fare squadra, non sarebbe stato possibile raggiungere un risultato così importante nei tempi e con la qualità che oggi possiamo vedere. La generosità degli Alpini fa sì che quando è festa per loro, sia sempre festa per tutta la comunità", così il sindaco Marocchi che ha consegnato una pergamena celebrativa e formalmente “consegnato” agli Alpini la nuova sede del Parco Feste.
Durante la cerimonia è stato evidenziato come la costruzione del nuovo Parco Feste della Comunità rappresenti un risultato condiviso, nato dall’impegno congiunto tra istituzioni pubbliche e volontariato alpino. Il nuovo spazio, che raccoglie l’eredità del precedente Parco Feste degli Alpini, diventerà nuovamente luogo di incontro, socialità e coesione per l’intera comunità tennese.
E' stato inoltre ricordato il soldato Attilio Berti, classe 1914 di Ville del Monte, disperso durante la ritirata di Russia. In un momento particolarmente toccante, i ricercatori Enrico e Matteo Consolandi hanno restituito alla famiglia la piastrina militare ritrovata, successivamente affidata alla custodia del Gruppo Alpini di Tenno “come simbolo di memoria e di riconoscenza verso tutti i caduti”.
A seguire, il Coro Lago di Tenno ha proposto un breve concerto di canti alpini prima della celebrazione della Santa Messa officiata da Giancarlo Girardi.
Il Gruppo Alpini di Tenno è stato fondato nel 1965 e rappresenta da sessant’anni un punto di riferimento di solidarietà, servizio e impegno civile per la comunità; fra i soci fondatori vi era anche Alberto Marocchi, classe 1933, presente oggi alla cerimonia.