
I nuovi indirizzi confermano la distinzione, già riconosciuta dall’Unione Europea per gli strumenti di sostegno, tra due tipologie di stazioni sciistiche: quelle di “interesse locale”, dedicate soprattutto all’avviamento alla pratica dello sci e ai servizi per le famiglie, e quelle “di mercato”, che competono a livello internazionale.
In questo contesto, Trentino Sviluppo partecipa con quote di minoranza, anche privilegiate, in diverse società funiviarie, possiede direttamente 27 impianti di risalita su 225 presenti in Trentino e gestisce 10 bacini di accumulo con i relativi sistemi di innevamento e distribuzione dell’acqua. Gli impianti vengono concessi in locazione alle società funiviarie con canoni stabiliti in base agli indirizzi approvati.
Per le stazioni a vocazione familiare e con impatto soprattutto locale, è previsto un forte contenimento dei costi fissi: il canone annuo di locazione per impianti, bacini e generatori di neve viene ridotto allo 0,1% del valore corrente, tornando così ai livelli pre-pandemia. Inoltre, viene azzerato l’onere delle assicurazioni sui beni concessi in gestione. Si tratta di misure pensate per sostenere con decisione le stazioni di interesse locale, riconoscendo il loro ruolo fondamentale per la diffusione dello sci e la promozione di un turismo vicino alle famiglie.
Per le stazioni “di mercato” sono invece previsti aggiornamenti agli strumenti di sostegno, nel rispetto della normativa europea e in continuità con criteri di equità e trasparenza già adottati.