Venerdì, 04 Maggio 2018 - 20:39 Comunicato 934

Consegnato ai vertici delle istituzioni trentine il Documento conclusivo della Consulta per la Riforma dello Statuto di autonomia
Il presidente Ugo Rossi fa il punto sulle caratteristiche qualitative dell'autonomia per il futuro del territorio

"Sono alcune parole-chiave a descrivere l’immagine e il senso dell’autonomia del futuro: riconoscibile, consolidata, responsabile, operativa, innovativa, solidale, dialogante", questo il focus del presidente Ugo Rossi in occasione della consegna ufficiale ai vertici delle istituzioni trentine del Documento conclusivo elaborato dalla Consulta. Il presidente della Consulta Giandomenico Falcon l'ha consegnato oltrechè al presidente Ugo Rossi, al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti come prevede la legge. Con questo ultimo atto l'organismo istituito dalla legge n. 1 del febbraio 2016 - la Consulta - ha portato a termine il suo lavoro approvando all'unanimità un documento con 10 ambiti tematici. Il governatore Ugo Rossi ha ringraziato la Consulta per il prezioso lavoro svolto

“Un’autonomia riconoscibile, perché deve poter continuare a contare su connotazioni territoriali e giuridiche che la rendano visibile e compresa, in ragione della sua specialità -ha approfondito il governatore Ugo Rossi ricordando che le caratteristiche qualitative erano state indicate in occasione dell’audizione della Giunta presso la Consulta (avvenuta nei mesi scorsi) - Un’autonomia consolidata perché deve avere respiro storico e base giuridica e finanziaria certa. Un’autonomia responsabile, perché deve sentire il significato dell’eredità del passato, gestire le necessità del presente e prefigurare le condizioni per lo sviluppo futuro. Un’autonomia operativa, perché deve disporre delle molteplici e differenti competenze necessarie per tradurre le buone intenzioni in fatti concreti. Un’autonomia innovativa, perché deve proporsi come terreno dell’innovazione sociale. Un’autonomia solidale - ha proseguito il presidente Rossi -perché deve essere disponibile a farsi carico anche delle difficoltà di altri territori e di altri popoli. Un’autonomia dialogante, che oggi è quindi sinonimo di modernità, di responsabilità, di semplificazione del rapporto governati-governanti”.

Il governatore Rossi, davanti ad una Sala Depero gremita di rappresentanti delle istituzioni locali (sindaci e presidenti di comunità), di consiglieri provinciali, assessori, del rappresentante dello Stato nella persona del Commissario del Governo Gioffrè, del Consiglio provinciale altoatesino, dei parlamentari trentini, dei componenti della Consulta e della vicepresidente della Convenzione di Bolzano ha aggiunto: "L’auspicio è quello che grazie al processo partecipativo e al lavoro svolto dalla Consulta possa essere promossa una riforma dello Statuto di autonomia non solo rispettosa dell'attuale patrimonio di competenze, ma anche in grado di considerare un modello innovativo nell'architettura istituzionale autonomistica, volto a sperimentare nuove forme di governance per le comunità e i territori, nella direzione di un'ampia autonomia in seno alla Repubblica e in uno spirito di reale sussidiarietà responsabile e di solidarietà nel rapporto con lo Stato e con le altre comunità regionali e locali".

Il documento conclusivo, sia in sintesi sia nella forma completa, è disponibile da oggi sul sito www.riformastatuto.tn.it



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