Sua santità Kirill conosce bene il Trentino che ha visitato nel 1975. "Dopo lo storico incontro con Papa Francesco - ha detto - si sono intensificati i rapporti di collaborazione, specialmente sul versante culturale ed i Moscoviti hanno apprezzato la mostra dei presepi che sappiamo essere stata ospitata in passato a Roma e a Gerusalemme".
Il presidente Rossi ha portato al Patriarca il saluto di tutti i Trentini, “gente semplice e laboriosa che ha sempre praticato, nella propria specificità alpina, il valore dell’incontro tra le culture, quella mediterranea da un lato e quella mitteleuropea dall’altro”. Ringraziando sua santità per aver acconsentito l’allestimento della mostra (“un grande onore per il Trentino”), il governatore ha anche ricordato l'impegno profuso dall’associazione e da chi ha lavorato per poter rappresentare al meglio il valore del presepio. “Un segno piccolo ma importante nel cammino di dialogo fra le chiese e fra i popoli”.
La mostra ha ottenuto il patrocinio del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani accanto a quello del Patriarcato di Mosca e di tutte le Russie, ed ha potuto contare sulla collaborazione delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’Arcidiocesi di Trento, della Comunità di Sant'Egidio. Ideata ed allestita dall’ Associazione Amici del Presepio di Tesero-Trento e l’Associazione Unika Val Gardena – Bolzano, ha beneficiato del supporto dell’ambasciatore a Mosca, Pasquale Terracciano.
Richiamando le parole del patriarca Kirill che ha ricordato la necessità di porre la famiglia al centro delle attenzioni di chi combatte la marginalizzazione dei valori cristiani, Rossi ha ricordato come anche il presepe, espressione importante della nostra cultura, è parte di questo impegno, “perché il presepe è famiglia. E sappiamo bene che non c’è futuro per le nostre società se non si assicura un futuro alla famiglia”.Durante il colloquio, al quale hanno preso parte rappresentanti dell’Associazione amici del presepe ed i sindaci di Predazzo e Fiavè, si è poi parlato anche di un tema caro al Trentino come il volontariato (14 mila i cittadini che hanno assistito i religiosi in fila per ore per venerare le reliquie di San Nicola) ma anche di pellegrinaggi, definiti da Kirill un modo per avvicinare i popoli. Con l’occasione il presidente della Provincia ha formulato al Patriarca l’invito a tornare nuovamente in Trentino.(Gp)
Incontro della delegazione oggi a Mosca
Il patriarca Kirill ringrazia il Trentino. Presepi strumento per avvicinare i popoli
Mosca - L’arte e la tradizione dei presepi trentini è uno strumento per avvicinare i popoli. Lo ha confermato oggi il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, sua santità Kirill alla delegazione guidata dal governatore Ugo Rossi e dall’arcivescovo emerito monsignor Luigi Bressan accolta presso il monastero Danilovskij a Mosca. L’incontro ha di fatto suggellato l’iniziativa promossa dall’associazione Amici del presepio di Tesero, sostenuta dalla Regione Trentino Alto Adige Südtirol, che ha visto esposto nella Basilica di Cristo Salvatore (fino al termine della settimana) 23 rappresentazioni della natività frutto della maestria degli artigiani trentini ed altoatesini.