
Ampio spazio è stato dedicato al ruolo istituzionale del ministro per i Rapporti con il Parlamento. Ciriani ha sottolineato la complessità di garantire equilibrio tra il dovere del Governo di realizzare il proprio programma e il diritto dell’opposizione e dei parlamentari di far sentire la propria voce. “Il mio compito – ha dichiarato – è far avanzare l’agenda del Governo senza schiacciare l’opposizione, rappresentando al contempo il Parlamento presso l’Esecutivo e l’Esecutivo presso il Parlamento. Un ruolo di equilibrio e dialogo, necessario per il buon funzionamento della democrazia”.
Sul tema della riforma dello Statuto di Autonomia del Trentino-Alto Adige, Ciriani ha ricordato l’impegno del Governo nel sostenere le richieste dei territori: “La riforma del Titolo V della Costituzione ha paradossalmente ristretto alcune prerogative autonomistiche. Stiamo lavorando per riportare l’autonomia ai livelli degli anni '90, rafforzandola in modo coerente e costituzionalmente corretto”.
Infine, il Ministro ha affrontato il delicato tema della politica europea e della collocazione internazionale dell’Italia. “L’Europa che immaginiamo è diversa da quella attuale: meno burocratica, più vicina ai bisogni reali dei cittadini. In un momento in cui gli Stati Uniti riscoprono un certo isolazionismo, l’Italia ha il compito storico di tenere unita l’Alleanza Atlantica”. Ciriani ha ribadito il sostegno del Governo italiano all’Ucraina e la centralità del legame con gli Usa: “L’Occidente è Europa e Stati Uniti. È nostro dovere politico, economico e culturale mantenere saldo questo asse”.