Venerdì, 25 Maggio 2018 - 16:30 Comunicato 1156

A Cogolo l'incontro con gli operatori della Val di Peio
Il Parco Nazionale dello Stelvio si candida alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile

Il percorso che il Parco Nazionale dello Stelvio sta facendo per valorizzare questa significativa area protetta è fatto di strategie a diversi livelli con il coinvolgimento di vari operatori, amministratori e abitanti. Con il coordinamento del servizio sviluppo sostenibile e aree protette diretto da Claudio Ferrari e la collaborazione dell'unità valutazione attività normativa, trasparenza e partecipazione, dopo l'azione "Il Parco che vorrei", ora la sfida, impegnativa, è insita nella candidatura alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile - CETS -. Uno strumento che aiuta a trovare la 'convergenza' fra gli operatori e l'area protetta e, attraverso un processo di certificazione, di vari ambiti, diventa il miglior metodo per realizzare un turismo autenticamente sostenibile.

Ad introdurre l'incontro di giovedì scorso a Cogolo è stato il presidente del Parco Nazionale dello Stelvio Lorenzo Ciccolini, sindaco di Rabbi, che ha posto l'attenzione sulla validità del metodo di lavoro e del processo partecipativo che il Parco ha attivato. Alessandro Bazanella, formatore e ricercatore della Tsm, Trentino School of Management, ha illustrato le varie fasi della certificazione europea per il turismo sostenibile. Ha posto in luce gli obiettivi e i principi sottolineando che questo tipo di certificazione di processo ha, soprattutto, l'obiettivo di migliorare il turismo nelle aree protette. Per poterla ottenere molte sono le azioni da porre in atto e perseguire con costanza, lavorando di concerto con gli attori del territorio. Diversi tipi di strategie, puntuali, locali e di sistema concorrono a raggiungere l'obiettivo che ha alcuni principi irrinunciabili: la conservazione (che è una priorità), contribuire allo sviluppo sostenibile, il coinvolgimento dei soggetti interessati ad una pianificazione efficace del turismo sostenibile. Una sfida alta e impegnativa che albergatori, operatori del settore turistico e amministratori presenti all'incontro hanno raccolto con attenzione e interesse.

Al dirigente Claudio Ferrari il compito di illustrare il contesto in cui si è mosso finora il Parco Nazionale dello Stelvio in coerenza con il resto del complesso sistema di aree protette del Trentino che rimane un modello a cui si ispirano altri territori. Negli ultimi anni, il comparto, ha "inserito una marcia in più" aprendo a sfide sempre più coinvolgenti per abitanti, operatori e stakeholder dei territori (reti di riserve, per esempio). Il dirigente Ferrari ha illustrato nel dettaglio le azioni finora fatte con il percorso "Il Parco che vorrei" che nei mesi scorsi - in sei diversi incontri - ha informato abitanti, e stakeholder sulle opportunità di valorizzazione che il Parco può mettere in atto.

Nella successione degli interventi, dopo il dirigente Ferrari ha preso la parola Fabio Sacco direttore dell'Apt Val di Sole. Il direttore ha esposto le scelte dell'Azienda per il Turismo che, tra il 2016 e il 2017, ha definito con l'aiuto di Tsm la propria strategia turistica territoriale coinvolgendo 120 operatori di tutta la valle. Sono loro ad aver contribuito a definire gli assi strategici individuando alcune azioni strategiche riguardanti direttamente il Parco Nazionale dello Stelvio.

A conclusione degli interventi degli esperti, il rappresentante della Federparchi Marco Katzemberger, (vicepresidente dell'Azienda per il turismo della Val di Sole), che ha esposto in modo efficace le esperienze da lui promosse come facilitatore nei processi di certificazione. È poi iniziato il confronto fra le persone presenti in sala: sono state esposte, idee, proposte di progetti, sollevati dubbi e chiesti approfondimenti sulle varie fasi del processo di candidatura della CETS.

Il prossimo incontro è in programma a Rabbi il 30 maggio alle 20.30 nella sala della canonica

Interviste e immagini a cura dell'Ufficio Stampa



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