Martedì, 25 Ottobre 2022 - 16:44 Comunicato 3341

Il MUSE a quota 4 milioni di presenze

Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento taglia il traguardo dei 4 milioni di visitatrici e visitatori dal 2013 a oggi. A staccare il fortunato biglietto non è stata una singola persona, ma due classi: la 4 B e la 4 C della scuola primaria “A. Nicolodi” di Trento. Le insegnanti sono state premiate simbolicamente dal direttore Michele Lanzinger e da Monica Spagolla dell’Ufficio Programmi per il Pubblico con la MUSE box a tema Preistoria e la nuova membership “Teachers&Educators”. “Un traguardo – sottolinea il direttore Lanzinger – che ci riempie di orgoglio in vista del decennale del museo in programma nel 2023”.
Il direttore del MUSE Michele Lanzinger con i 4 milionesimi visitatori [ Archivio MUSE - Museo delle Scienze]

Questa mattina, martedì 25 ottobre, alle 9.15 ha varcato le porte del MUSE il 4 milionesimo visitatore. E anche il quattro milionesimo e uno, e due e tre: a tagliare il traguardo sono state infatti due classi, la quarta B e la quarta C della scuola primaria “A. Nicolodi” dell’Istituto Comprensivo Trento 3, venute a visitare la mostra “Lascaux Experience. La grotta dei racconti perduti”.  

 

“Non ci aspettavamo questa sorpresa – raccontano le insegnanti Luciana Cafagna e Anna Carlin – e siamo davvero contente di essere i 4 milionesimi visitatori del MUSE, realtà che frequentiamo sin dalla sua apertura. Il MUSE per la didattica è un prezioso alleato. Nel programma scolastico stiamo affrontando un percorso interdisciplinare tra arte, storia e scienze e la mostra dedicata alle pitture rupestri custodite nelle grotte di Lascaux ci sembrava l’occasione giusta per approfondire questi temi in maniera anche pratica. Entrare ed esplorare la grotta di Lascaux con la realtà virtuale è stata un’esperienza emozionante”. 

 

Ad accogliere il gruppo, il direttore Michele Lanzinger Monica Spagolla dell’Ufficio Programmi per il Pubblico, che hanno consegnato alle insegnanti la MUSE box a tema Preistoria e la nuova membership “Teachers&Educators” che permette a docenti ed educatrici/ori di entrare al museo tutte le volte che lo desiderano e partecipare attivamente alla co-costruzione di attività didattiche, di formazione e di visita.  

 

4 milioni di presenze in meno di dieci anni  commenta il direttore Michele Lanzinger – non sono pochi. Che questo numero sia stato toccato da una classe è motivo di grande orgoglio: il mondo scolastico è una parte fondamentale del nostro pubblico e riuscire a coinvolgere e appassionare le giovani generazioni sulle questioni più attuali riguardanti la scienza, la natura e l’ambiente una grande responsabilità. Non solo, in questi 10 anni abbiamo dimostrato che l’investimento fatto per il MUSE è risultato significativo per la nostra comunità per via delle numerosissime attività culturali prodotte o ospitate al museo e tra queste vogliamo ricordare la grande attenzione dedicata ai temi dello sviluppo sostenibile, Inoltre il museo si è rivelato un buon attrattore di turismo sia per arrivi da un bacino di utenza prevalentemente nord italiano specificatamente motivati per la visita al museo, sia come apprezzato complemento alla frequentazione turistica della città e del territorio nell’ambito dei periodi di vacanza”.  

  

IL MONDO SCOLASTICO, IL 25% DEI VISITATORI 

 

Studentesse e studenti rappresentano annualmente il 25% dei visitatori del museo. Di questi, circa il 70% proviene da fuori provincia. Una carica di giovani che - grazie a un carnet di circa 100 proposte - trova nel museo occasioni di educazione informale, esperienze di formazione e crescita in grado di supportare l’apprendimento dei concetti chiave sui quali si fondano i curricula scolastici.  

L’inizio di quest’anno scolastico, dopo due anni di gite scolastiche a rilento e contingentamenti a causa della pandemia (nell’anno scolastico 2021/2022 studentesse e studenti sono stati più di 40.000, ma pre-pandemia si attestavano attorno ai 200 mila all’anno) sta registrando numeri confortanti, pari a quelli raggiunti negli anni pre-pandemia relativi a prenotazioni di classi non sono trentine ma da tutto il nord Italia. Tra le novità, progettate tenendo conto di tre principali linee educative (Educazione alla sostenibilità e all’ambiente, Educazione alle STEAM e al digitale e Educazione al benessere e alla cura) spiccano laboratori del fare come “Elettromakers”, per giocare con l'energia elettrica in sicurezza e riflettere sui bisogni della nostra società, “Rifiuta il rifiuto”, per trovare soluzioni originali per ridurre la produzione di rifiuti, il laboratorio di “Pensiero sistemico”, per identificare le basi della complessità e del “disordine” nelle sfide di oggi, “Il girotondo tra cibo e paesaggio”, per conoscere il rapporto tra filiere produttive, paesaggio e sostenibilità, e ancora la visita a “MUSE pond”, il nuovo biotopo del museo che sarà al centro di diverse attività sulla biodiversità urbana. 

 

VERSO IL DECENNALE 

 

Dopo due anni di flessione a causa della pandemia le presenze sono tornate a crescere: dal primo gennaio 2022 a oggi si sono registrati oltre 240 mila ingressi, numeri che hanno permesso nella giornata odierna di superare quota 4 milioni. Un traguardo che cade all’alba del decennale del museo e fa ben sperare. Nove anni in cui il museo non è mai stato fermo, mettendo in campo oltre 100 mostre, migliaia di eventi e tantissimi progetti. Solo per citare i più recenti: la costruzione del nuovo biotopo urbano tra la serra e via Sanseverino (2022), il rifacimento della Palestra della Scienza (2022), l’aggiornamento della Galleria della Sostenibilità alla luce delle sfide planetaria attuali (2021), il rinnovamento degli spazi espostivi del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro (2019), del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo e degli orti del museo (2015).  

(cv)


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