Sabato, 07 Agosto 2021 - 14:56 Comunicato 2150

Ruggero Tita (Fiamme Gialle) è la prima medaglia d’oro trentina nella storia dei Giochi Olimpici estivi
Il CONI Trento e il Trentino celebrano Ruggero Tita

Il prato del Sanbàpolis adiacente la Casa dello Sport del CONI Trento allestito a festa. Alle ore 10:30 gli occhi erano tutti rivolti a lui: Ruggero Tita, 29 anni di Civezzano (Tn), atleta del Gruppo Sportivo vela delle Fiamme Gialle, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 assieme a Caterina Marianna Banti (Canottieri Aniene), specialità Nacra 17 foiling.
Il CONI Trento, in rappresentanza di tutto il movimento sportivo, la Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing hanno celebrato un successo che è e sarà per sempre parte della storia dello sport locale. Mai un atleta trentino era salito sul gradino più alto del podio in una edizione estiva dei Giochi Olimpici. Fino a Tokyo 2020 e alla Medal Race andata in scena all’Enoshima Yacht Harbor lo scorso 3 agosto con l’equipaggio Tita-Banti che concludeva la regata in sesta posizione dopo aver ottenuto il primo posto nelle 12 prove di qualifica. Campioni olimpici con 35 punti, in seconda posizione la Gran Bretagna – paese ad aver vinto più ori nella storia della vela a cinque cerchi (27) – con la Germania a completare il podio.

Alla cerimonia c'erano le autorità della Provincia e di Trentino Marketing, gli atleti, la presidente del CONI Trento e, seduto al fianco di Ruggero, il Tenente Colonnello Enzo Di Capua, Comandante del IV Nucleo Atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle che non ha nascosto l’emozione nel vedere la medaglia d’oro al collo del “suo” atleta.
Il protagonista, Ruggero Tita, intervistato dal giornalista Giampaolo Pedrotti ha spiegato: "Sono tornato da Rio 2016 con un’esperienza in più nel cuore e degli errori. Ho avuto però la possibilità di rendermi conto di quanto fosse facile per me dare il massimo in gara. La parte difficile è la quotidianità: dare il massimo in ogni istante, in ogni allenamento. Ci sono momenti difficili nel percorso di ogni atleta, oltre ai numeri e ai primati. Ho la fortuna di avere al fianco una famiglia che mi ha sempre supportato. Tanto di questo successo è loro, ma anche tante altre persone hanno al collo un pezzo di questa medaglia".
Una giornata da ricordare quella vissuta al CONI Trento che si rifletta nei versi di una delle canzoni preferite da Tita: "Working On A Dream" di Bruce Spingsteen. “Anche se a volte sembra così lontano, sto lavorando a un sogno, e so che un giorno sarà mio». Quel giorno è arrivato ed è parte della storia.

Fonte: ufficio stampa CONI Trento

(us)


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