Venerdì, 05 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 1984

Quattro le delibere approvate dalla Giunta, su iniziativa degli assessori Olivi e Mellarini, per promuovere imprenditorialità ed occupazione
INCENTIVI, NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE TRENTINE

La giunta provinciale offre risposte alle richieste delle imprese trentine per fronteggiare la crisi con quattro importanti provvedimenti di carattere economico, proposti congiuntamente dagli assessori Alessandro Olivi (industria, artigianato, commercio e cooperazione) e Tiziano Mellarini (agricoltura, foreste, turismo e promozione). Le misure, che vedono coinvolta Apiae, l'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche, consolidano nei primi due casi il quadro complessivo delle politiche provinciali di incentivazione economica. Il terzo provvedimento riguarda l'imprenditorialità giovanile e femminile, l'internazionalizzazione delle imprese, gli investimenti fissi, bando territoriale e prestiti participativi. In questo caso le novità riguardano la semplificazione della parte burocratica e modalità più snelle di rendicontazione degli oneri agevolabili. La quarta delibera fissa un ulteriore schema di convenzione con i Confidi provinciali per l'estensione di servizi convenzionati e nuovi strumenti agevolativi. Le misure erano già state approvate dall'esecutivo nelle scorse settimane e sono ritornate all'attenzione della Giunta dopo il via libera della terza Commissione consiliare e delle categorie economiche.-

Nuove opportunità di incentivi si aprono per le imprese trentine dopo la definitiva approvazione della giunta provinciale di quattro provvedimenti di carattere economico che vanno ad incidere in maniera ancora migliorativa sulle principali linee e modalità di finanziamento. Positivo il commento dell'assessore provinciale all'industria, artigianato, commercio e cooperazione, Alessandro Olivi: "La crisi sta mettendo in evidenza sempre più che a progredire sono le imprese in grado di mettere in campo innovazione, qualità e capacità di mettersi in rete. Gli incentivi approvati oggi in via definitiva dalla Giunta vanno proprio in questa direzione: sostenere le piccole e medie imprese che sanno rinnovarsi, che riescono ad unirsi e ad aprirsi a un mercato più vasto. La Provincia non può che sostenere questi nuclei vitali della piattaforma produttiva. Il provvedimento contiene anche un intervento per rivitalizzare la domanda nel settore dell'edilizia da parte delle imprese, che fa seguito a quelli precedenti in favore delle ristrutturazioni edilizie da parte dei privati. Per completare la riforma degli incentivi – conclude l'assessore Alessandro Olivi - mancano solo gli interventi relativi alle imprese innovative e ai brevetti, sui quali stiamo già lavorando e che saranno pronti per luglio".
Anche l'assessore Tiziano Mellarini sottolinea l'importanza dei provvedimenti adottati dalla Giunta: "Questi nuovi strumenti messi a disposizione da Apiae sono una ulteriore opportunità anche per le imprese turistiche, che ad essi possono ricorrere per aumentare la propria competitività".

Di seguito, nel dettaglio, i contenuti delle quattro delibere.

Centri di assistenza tecnica (Cat)
La misura di aiuto prevista dal legislatore provinciale consente a tutti i settori economici - in precedenza era previsto solo il commercio - di disporre dei centri di assistenza tecnica, incentivati da parte pubblica. Questi ultimi potranno farsi carico sul territorio di iniziative formative su argomenti e servizi complessi, componenti ormai essenziali della vita imprenditoriale, individuando, suggerendo e accompagnando verso possibili soluzioni innovative le problematiche legate all'attività aziendale. Fra le attività previste per i Cat che intendono accedere ai contributi provinciali merita risalto anche l'informazione e la formazione sugli strumenti a sostegno dell'imprenditorialità giovanile. Il contributo è determinato nel 75% dei costi di produzione relativi al Cat con un massimo di euro 100.000. Il minimo di spesa ammissibile è pari ad euro 30.000. È prevista una maggiorazione di contributo nel caso in cui il servizio fornito alle imprese si concretizzi nell'invio telematico di domande di contributo (maggiorazione di € 200 a domanda inviata). Le procedure sono estremamente semplici: la domanda può essere presentata dal Cat dopo l'approvazione del bilancio relativo all'anno precedente e con la massima tempestività l'agevolazione spettante è concessa ed erogata.

Servizi di consulenza
Nel caso dei servizi di consulenza e rispetto alla legge del 1993, le nuove disposizioni sono più selettive, con un'attenzione maggiore per i servizi strategici e non ripetitivi che possono contribuire alla crescita o al potenziamento dell'impresa (innovazione; qualità; certificazioni; iniziative pilota in campo ambientale; indagini di mercato, piani di marketing e commercio telematico; tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni; contratti di rete; efficienza e diagnosi energetica; servizi di natura strategica).
Il sistema di incentivazione rimane lo stesso previsto dalla precedente normativa: si tratta di contributi in conto capitale in unica soluzione che variano da un minimo del 20% ad un massimo del 50% sulle spese di consulenza che le imprese (piccole e medie) acquisiscono all'esterno dell'azienda. Le grandi imprese possono accedere per le consulenze relative ad iniziative pilota in campo ambientale. Le percentuali sono maggiori per le imprese piccole rispetto alle medie e grandi; sono previste percentuali maggiori in relazione alle spese di consulenza per l'innovazione.
Sono fissati limiti minimi e massimi di spesa ammissibile: rispettivamente € 5.000 (ridotti a € 2.500 per imprese femminili e giovanili) e € 50.000 (aumentati a € 100.000 per innovazione, qualità e certificazioni). La raccolta e l'istruttoria delle domande e l'anticipazione dei contributi sono affidate ai Confidi operanti in provincia secondo modalità semplificate di esame.
Per quanto riguarda i consorzi, la delibera prevede contributi in conto capitale riferiti alla costituzione o all'incremento del fondo consortile, con un impianto normativo che recepisce essenzialmente la legge provinciale del 1993. I consorzi devono essere costituiti da almeno 3 imprese; è possibile la partecipazione fino al 25% di grandi imprese o di imprese non operanti sul territorio provinciale; i consorzi non devono distribuire utili o comunque risorse. La legge fissa già un limite minimo di € 15.000 del fondo consortile; nei criteri è stabilito un limite massimo agevolabile di € 200.000. È determinata una percentuale di contributo del 50% calcolata sugli aumenti del fondo consortile.
In tema di reti d'impresa, il nuovo strumento di intervento consente di agevolare la costituzione di contratti di rete e le iniziative che attraverso il contratto di rete sono realizzate. I beneficiari delle agevolazioni sono l'organo comune della rete (il gestore della rete) quando vi è soggettività giuridica della rete, mentre in caso di mancanza di tale requisito il beneficiario è la singola impresa trentina che partecipa alla rete. Sono agevolate le partecipazioni delle imprese trentine anche a reti transregionali e transnazionali.
Due sono le tipologie di aiuto accordabili alle reti: un contributo in conto capitale del 30% sui costi di costituzione della rete (spese legali, amministrative e di consulenza); contributi in conto capitale del 50% su apporti al fondo patrimoniale comune destinati agli specifici interventi previsti dalla legge (formazione personale, acquisto hardware, software e brevetti, promozione e commercializzazione, consulenze per la promozione e sviluppo della rete). Sono fissati limiti minimi e massimi di spesa ammissibile rispettivamente in € 2.500 e € 200.000.

Imprenditoria giovanile e femminile, investimenti fissi, internazionalizzazione e ricerca
Il provvedimento apporta modifiche ai criteri applicativi della normativa degli incentivi in relazione a diversi strumenti attivati e, in particolare: alle norme di carattere generale; agli aiuti per la ricerca; agli aiuti per l'internazionalizzazione; agli aiuti alla nuova imprenditoria femminile e giovanile; agli investimenti fissi; al bando territoriale; alle modalità, ai termini e alla documentazione; ai prestiti partecipativi.
Gli aspetti più rilevanti del provvedimento riguardano:
a) l'adeguamento, la semplificazione e la reimpostazione funzionale di alcune disposizioni inerenti gli aiuti per l'internazionalizzazione;
b) la riduzione, nei criteri per la nuova imprenditoria femminile e giovanile del limite minimo di spesa per l'accesso ai contributi da € 10.000 ad € 5.000;
c) la riduzione da € 150.000 a € 50.000 fino al 30 giugno 2014 del limite minimo di spesa per le ristrutturazioni edilizie, quale strumento anticrisi indirizzato a favorire la domanda nel settore edile;
d) la conseguente riduzione da € 100.000 a € 50.000 del limite minimo di spesa per le ristrutturazioni previste dal bando territoriale;
e) l'agevolazione fino al 30 giugno 2014 dell'installazione di sistemi di videosorveglianza per favorire l'attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto con il Commissariato del Governo e l'Unione commercio e turismo;
a) l'omogeneizzazione degli interventi di sostegno alle imprese per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabile con il piano energetico ambientale e gli incentivi previsti a valere sulla legge per l'energia.

Direttive Apiae per l'affidamento in convenzione agli enti in garanzia
La delibera consente di adeguare, mediante atto aggiuntivo alle convenzioni stipulate con i Confidi, le condizioni contrattuali per l'affidamento agli stessi enti di garanzia, anche tramite un organismo comune, delle ulteriori attività connesse all'approvazione dei nuovi criteri applicativi della legge. L'affidamento, non oneroso, di attività gestionali non strategiche è in linea con il piano di miglioramento dell'amministrazione provinciale e può contribuire positivamente a raggiungerne gli obiettivi. Il provvedimento assegna ad Apiae la regia, il coordinamento e il controllo delle attività medesime. -