Venerdì, 02 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2245

Un incontro per fare rete, recuperare la memoria e costruire progetti di sistema per lo sviluppo del territorio
IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA NELLE GIUDICARIE

Un gruppo di lavoro porterà avanti il progetto "Centenario della Grande Guerra in Giudicarie", coinvolgendo comunità, associazioni, il Parco, consorzi turistici, aziende per il turismo, Bim, Comuni e Provincia. "Lavorare insieme, valorizzando in modo complementare il contributo di tutti è l'unico modo per riuscire a costruire un vero grande progetto di territorio, tale da favorire una reale crescita culturale della Comunità locale ma anche quale fattore di attrattività e riflessione per i nostri ospiti". Questo il messaggio forte emerso dal tavolo sul Centenario della Grande Guerra tenutosi l'altra sera presso la casa della Comunità delle Giudicarie, alla quale hanno preso parte, insieme alla presidente Patrizia Ballardini ed all'assessore Paolo Pasi, il dirigente Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento, Claudio Martinelli e il coordinatore per le iniziative del Centenario in Trentino, Lorenzo Baratter. In sala una cinquantina di persone in rappresentanza dei comuni, delle associazioni culturali e di quelle impegnate direttamente sul tema Grande Guerra e della Pace.-

"Le nostre montagne portano ancora le ferite di una fase storica drammatica e, quasi per farci ricordare gli orrori della guerra, ci restituiscono di tanto in tanto, cimeli bellici e ciò che resta dei corpi di chi ha perso la vita combattendo in quota - ha esordito la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini -. Con il Centenario della Grande Guerra abbiamo un'occasione per far comprendere alle nuove generazioni l'orrore della guerra e cosa abbia significato per un'intera generazione il perdere i propri cari, il vivere nell'incertezza e nello stento, il dover convivere con il terrore. Per far questo è necessario riuscire a lavorare insieme, per recuperare le testimonianze e la memoria storica, e allo stesso tempo, per mettere in campo le sinergie necessarie. Lavorare insieme, valorizzando in modo complementare il contributo di tutti è l'unico modo per riuscire a costruire un vero grande progetto di territorio, tale da favorire una reale crescita culturale della Comunità locale ma anche quale fattore di attrattività e riflessione per i nostri ospiti. Con questo obiettivo - ha concluso la presidente - la Comunità delle Giudicarie si mette a disposizione per costruire e coordinare un progetto di sistema".
"Nella storia del Trentino la Grande Guerra è l'evento che più ha provocato una forte trasformazione del territorio e della società - ha aggiunto Claudio Martinelli dirigente del Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento -. È quindi fondamentale coinvolgere le istituzioni locali, i musei, le associazioni, le Comunità di Valle quali punti di riferimento decisionali sul territorio, il mondo della scuola per offrire diverse letture e interpretazioni del primo conflitto mondiale, tenendo in considerazione che l'unico modo per riuscire a proporre delle iniziative di interesse è quello di unire le forze, di considerare il territorio come patrimonio di tutti e non dei singoli comuni e di capire che come ogni comune fa parte di un contesto allargato come quello delle Comunità, le stesse fanno parte di una realtà trentina inserita in un contesto nazionale ed europeo". Fare rete dunque e cercare di superare i confini comunali, provinciali e nazionali per un avvenimento storico che segnò la storia dell'uomo.
Ma se l'invito è quello di ragionare con vedute e prospettive ampie non è mancato l'aggiornamento dello stato delle cose per gli interventi e le iniziative che possono essere portate avanti in Giudicarie e che si inseriscono nel Progetto "generale" della Grande Guerra.
"Il percorso verso il Centenario ha preso il via ormai due anni fa. Il primo passo è stata la predisposizione di un documento che "mappasse" la realtà giudicariese riguardante la Grande Guerra, con attenzione agli aspetti culturali, all'associazionismo e alla presenza di manufatti storici - precisa Paolo Pasi assessore alla cultura della Comunità delle Giudicarie. Partendo da questo primo studio, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed il Servizio Conservazione Ambientale è scaturito il primo progetto concreto che riguarda il recupero di alcuni manufatti nelle annate 2013-14-15. Per quanto riguarda il 2013 è ormai alla fase di completamento il primo intervento presso San Lorenzo di Condino, luogo che è stato scelto perché in uno spazio piuttosto delimitato e facilmente accessibile si trovano ben tre tipologie di manufatti: una galleria per mitragliatrici, una mulattiera e una trincea blindata. Nei prossimi giorni verranno avviati due interventi fondamentali per la piena valorizzazione di un'area di straordinaria rilevanza storica quale la "cintura dei forti". Il primo permetterà di poter visitare, seppure parzialmente, Forte Cariola sopra Por (Pieve di Bono) ed il secondo riguarderà a messa in sicurezza del sentiero di collegamento tra i due forti Larino e Corno. E' importante sottolineare come, nel pieno senso dello spirito di collaborazione che anima queste iniziative, tale intervento sarà possibile grazie alla partecipazione, anche economica, dei comuni di Lardaro e Praso e del BIM del Chiese".
Ovviamente questo è solo il primo passo, ora la vera scommessa è quella di riuscire a pensare assieme un progetto che riesca a coniugare gestione dei numerosi luoghi (manufatti e spazi espositivi), proposte culturali e organizzazione di manifestazione, con la prospettiva di fornire delle specificità culturali che possano diventare attrattive anche da un punto di vista culturale e turistico. A questo fine è stato formato, con il coordinamento della Comunità delle Giudicarie, un gruppo di lavoro che comprende sia attori culturali quali il Centro Studi Judicaria (che con il gruppo coordinato da Gianni Poletti ha già presentato un progetto culturale), L'Ecomuseo del Chiese, l'Ecomuseo della Judicaria, il Museo della Grande Guerra Bianca Adamellina, il Museo della Grande Guerra in Val del Chiese sia attori più legati allo sviluppo economico e turistico del nostro territorio come il BIM del Chiese e quello del Sarca, il Parco Naturale Adamello Brenta, le Apt di Comano e della Rendena e i Consorzi turistici del Chiese e delle Giudicarie Centrali. Questo gruppo a partire dalle prossime settimane avrà il compito di indicare le linee lungo cui si svilupperà il centenario della Grande Guerra nel nostro territorio, ovviamente in stretta collaborazione con i comuni e con le associazioni che avranno idee da portare.
Ne è seguito un vivace dibattito al quale hanno partecipato rappresentanti dei musei della guerra, di associazioni come Sat e Alpini impegnati in prima fila nel progetto Grande Guerra, sindaci e rappresentanti di vari enti: la discussione ha messo in evidenza le grandi difficoltà di reperire tra il volontariato le risorse per poter portare avanti le attività delle associazioni, l'esigenza di lavorare insieme e di fare rete per concentrarsi in alcune iniziative condivise da tutti, nonché la necessità di reperire le risorse economiche per poter affrontare nuovi progetti e nuove iniziative che possano affiancare allo sviluppo culturale del territorio anche quello economico.
Prossimo appuntamento a settembre, quando il gruppo di lavoro inizierà a definire quali progetti intraprendere e ad organizzare le attività per il Centenario della Grande Guerra. -