Sabato, 12 Settembre 2015 - 02:00 Comunicato 2240

Prosegue la visita della delegazione guidata dal presidente Rossi nei 140 anni dall'inizio dell'emigrazione
IL BRASILE "TRENTINO" FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Da un lato il Trentino delle tradizioni, delle radici, che fra i discendenti degli emigranti trentini si sono splendidamente conservate. Dall'altro il Trentino che vuole stringere nuovi rapporti con l'estero, economici, commerciali, culturali. E' fra questi 2 poli che si sviluppa la missione della delegazione trentina guidata dal presidente Ugo Rossi in Brasile, negli stati del Paranà, di Santa Catarina e di Rio Grande do Sul. Tre stati fra i più sviluppati del paese; ma anche quelli dove è più forte la presenza trentina, stimata in circa 2 milioni di persone. Il tutto assieme alle associazioni Trentini nel mondo e Unione delle famiglie trentine all'estero, ai vertici della Federazione della Cooperazione e di Dolomiti Energia, ai consiglieri provinciali Civettini e Maestri e ai consultori Alceu Xenofontes Lenzi e Elton Diego Stolf.-

Dopo la firma, a Florianopolis, di un accordo di collaborazione fra Dolomiti Energia e la Celesc, azienda leader nella produzione e distribuzione di energia idroelettrica, e di un memorandum di intesa fra Provincia autonoma di Trento e lo Stato di Santa Catarina, foriero di nuove iniziative congiunte in campo economico e commerciale, la delegazione trentina ha visitato alcuni dei paesi creati in Brasile dall'emigrazione trentina, iniziata negli anni 1874-75 con la famosa spedizione Tabacchi. I nomi dei luoghi fanno battere il cuore a tanti trentini, che sanno di avere lì un ramo delle loro famiglie. Nomi come Nova Trento, Rodeio, Rio Dos Cedros, Timbò. Ovunque un'accoglienza straordinariamente calorosa. E ovunque, la riprova del fatto che in questi luoghi le radici trentine si sono conservate: nei cognomi, nella lingua, nelle abitudini alimentari, nei canti, ma più in generale in un'attitudine nei confronti della vita che mescola intraprendenza e voglia di fare a spirito solidaristico. Da un lato, quindi, le imprese, le cooperative, i giovani che spesso hanno studiato a Trento e che poi sono tornati in Brasile, avviando attività professionali che rappresentano oggi una risorsa anche per il Trentino. Dall'altra il volontariato, l'associazionismo, i vigili del fuoco volontari, i corpi di ballo e le corali, sostenuti anche dai Circoli e dalle Famiglie trentine, realtà, queste ultime, che svolgono fra l'altro un lavoro prezioso a sostegno di quanti hanno presentato domanda per ottenere la cittadinanza italiana, in collaborazione con le autorità consolari italiane.
Nella giornata di ieri, anche la visita al santuario di Santa Paolina, prima santa brasiliana, nata a Vigolo Vattaro, che sta diventando una delle mete di pellegrinaggio più importanti del Brasile e la visita ad alcune cantine vinicole, a Nova Trento e a Rodeio, che stanno sviluppando una viticoltura di qualità con il supporto della Provincia autonoma e della Fondazione Mach. Dando alla produzione vitivinicola del Brasile, a differenza di quanto avvenuto in altri paesi dell'America Latina, un'impronta italiana e trentina.
"Qui mi sento a casa - ha detto il presidente Rossi, nei numerosi incontri istituzionali avuti in questi giorni che si sono trasformati anche in occasioni preziosi per le comunità interessate per stare assieme, per riconoscersi. Ovunque ho percepito un legame vero, sincero, autentico, con il Trentino. Ma ho visto anche tanta concretezza, tante capacità che possono sposarsi con quelle che abbiamo noi, potenziandosi a vicenda. Abbiamo ancora un lungo cammino da fare assieme". La missione prosegue anche con incontri con gli esponenti della comunità economica locale, che ha sviluppato un giro d'affari con il Trentino, grazie spesso a "trentini brasiliani" che hanno studiato a Trento con borse di studio offerte dalla Provincia.
All.: foto e immagini video. -



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