Venerdì, 23 Settembre 2022 - 18:49 Comunicato 2919

I segreti della Nazionale Rossa

C’è la Ferrari e la sala di rappresentanza della Regione non basta per contenere tutta la folla di fans accorsi per ascoltare il Team principal della scuderia Mattia Binotto ed il pilota del Cavallino Antonio Giovinazzi: “Arrivando a Trento si respira aria di sport. È bello essere qui. Rivedere la gente nelle sale e sulle tribune dei circuiti dopo 2 anni di Covid” hanno detto i due ferraristi in apertura dell’incontro.
Giovinazzi si è aperto, ha detto di conoscere Binotto dal 2016: “Mi ha accolto lui in azienda, in Ferrari, è una persona su cui puoi contare anche se ovviamente è il capo ed è un ingegnere svizzero”. E di rimando il manager: “Antonio è un italiano, corre in Ferrari, ha contribuito a sviluppare il progetto col simulatore. Certo si sta sacrificando perché ora è in panchina. Comunque è veloce ed ha esperienza” ha detto Binotto.
Il rapporto con Charles Leclerc e Carlos Sainz?. Il pilota non si è nascosto: “Li conosco da anni. A Montecarlo viviamo insieme, frequentiamo anche la stessa palestra”.
BINOTTO E GIOVINAZZI, FORMULA ROSSA Nella foto: Mattia BINOTTO, Antonio GIOVINAZZI con Gianluca GASPARINI e Federica MASOLIN Festival dello Sport Palazzo della Regione Trento, 23 settembre 2022 [ Daniele PATERNOSTER Archivio ufficio stampa Provincia autonoma di Trento]

Mattia Binotto ha proseguito: “I nostri piloti, sono la coppia più forte. Non si deve dimenticare che sono dei ragazzini. Ho un rapporto da costruire ogni giorno, passiamo tanto tempo assieme. C’è un rapporto di fiducia reciproca e rispetto tra di noi e tra di loro. Si danno un bel contributo reciproco”. Giovinazzi ha sottolineato: “Questo è il mio terzo anno da riserva. Ho imparato moltissimo in questo ruolo, il pilota vorrebbe sempre essere in macchina, non lo nego”. Binotto è simpatico, raccoglie molti applausi: “Cosa vorrei in più dai miei piloti? Più vittorie e trofei, scherzo. Sono ragazzi di grande talento, anche bravi a trasmettere entusiasmo a chi lavora in fabbrica, in Ferrari. Per vincere non basta fare il compitino, ci vuole il 130 per 100. Stanno facendo un percorso di crescita”.

Un inizio di stagione trionfale per la Ferrari. Giovinazzi: “La doppietta di Barcellona, dico la verità me l’aspettavo… la macchina era facile da guidare. Era eccezionale”. Binotto: “Venivamo da anni difficili, nel 2020 e 2021 abbiamo attraversato la tempesta. Ma c’era la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro. Ma un inizio di stagione era il massimo che si poteva sperare. Dopo ogni test, io condivido i risultati con una mail. Per mantenere la concentrazione”.
Dopo il boom iniziale ci sono stati mesi complicati. Cosa se ne pensa Binotto: “Col senno di poi è facile dirlo, ho partecipato a 14 titoli vinti in passato. Tra avere una macchina buona ed averne una che concretizzi il risultato ci sono degli altri passi da fare. Abbiamo avuto troppi problemi con i power unit”. Ed il pilota: "Binotto mantiene la motivazione alta anche nei momenti difficili, sa come approcciare le persone che hanno bisogno di essere ricaricate. Come si riparte dopo aver commesso un errore in pista? Gli errori fanno parte del processo, correndo ogni 15 giorni è facile cancellare e resettare tutto”.
“Come si riparte per il rush finale? C’è molta tecnologia, lo svantaggio non si cancella in passato chi giorni, lo sviluppo necessita di tempi precisi. La Red Bull ha ancora un leggero vantaggio su di noi, non incolmabile ma c’è. Dobbiamo migliorare nei pit stop. E rimanere uniti come squadra già in proiezione della prossima stagione” ha aggiunto Binotto.
La coppia Ferrari è stata chiamata a dare un giudizio sul pilota più forte del circus: “Ce ne sono moltissimi di bravi, forse come mai nel passato. Gli emergenti? Quelli della Ferrari academy. Ce ne sono tanti, appunto la difficoltà è quella di trovare un sedile. Occhio al fratello minore di Charles” ha detto Binotto.
Il pilota più simpatico? Giovinazzi non ha dubbi: “ Kimi Raikkonen. Ho imparato da lui anche come vivere fuori dalle gare. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di fare una festa con Kimi….Trovare una persona leale come lui nel nostro ambiente non è facile”. 

La Ferrari è una vera e propria Nazionale in giro per il Mondo. Binotto conferma: “Troviamo magliette rosse ovunque, si trovano casacche dei piloti, non di altre scuderie, ma noi rappresentiamo la nazionale in rosso. Sentire l’inno nazionale ci emoziona sempre, tanto”. La F1 è cambiata: “Non era più facile in passato ma oggi è molto diverso. Il team è passato da 600 persone ad oltre il doppio, per via della sofisticatezza del prodotto. Lottiamo con dei colossi” ha osservato Binotto. “Sarà ancora più bello batterli tutti”.

(gt)


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