Giovedì, 30 Marzo 2023 - 16:39 Comunicato 892

Presentati i dati di una ricerca realizzata da Tsm|Accademia della Montagna
I professionisti della montagna, ovvero gli ambasciatori del territorio

I professionisti della montagna che lavorano in Trentino, maestri di sci, guide alpine e accompagnatori di media montagna, pur sottolineando alcune criticità, a cominciare dai cambiamenti climatici, guardano con fiducia al futuro, evidenziando un forte legame con il territorio e un grande senso di appartenenza alla categoria. È quanto emerge da un’indagine, presentata oggi pubblicamente, promossa dal Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento e realizzata attraverso Tsm|Accademia della Montagna, in partnership con il Collegio delle Guide Alpine, l‘Associazione Accompagnatori di Media Montagna, il Collegio dei Maestri di Sci e l’Associazione Maestri di Sci.
Intento della ricerca, che ha coinvolto 978 professionisti su un totale di circa 2500 che operano in Trentino, era approfondire le esigenze, le preferenze e le aspettative di sviluppo professionale, i fabbisogni formativi e, in termini generali, di fotografare lo stato attuale del settore e le possibili prospettive future.
Presentazione della ricerca sui professionisti della montagna che operano in Trentino (da destra: Eva Dandrea, Mario Panizza, Roberto Failoni, Giorgio Cestari, Gianluca Cepollaro) [ Area comunicazione Tsm]

“I professionisti della montagna - ha detto l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni - sono gli ambasciatori del nostro territorio. Sono, dunque, un tassello fondamentale del sistema turistico del Trentino e ci possono aiutare anche sul fronte della “destagionalizzazione” sulla quale stiamo lavorando da anni e ottenendo alcuni risultati importanti. Questa ricerca – ha aggiunto Failoni – ci fornirà degli input strategici per capire dove stiamo andando e dove dobbiamo migliorare. Mi fa piacere – ha sottolineato l’assessore – che dalla ricerca emerga questo forte legame con il territorio e la disponibilità dei professionisti della montagna a collaborare con tutti i soggetti del settore che per promuovere il nostro turismo”. 

“Il disegno di ricerca – ha spiegato Gianluca Cepollaro, responsabile di Tsm|Accademia della Montagna – ha previsto l’utilizzo di due diversi strumenti: il primo di ordine quantitativo, un questionario che è stato somministrato a circa 1.000 professionisti; il secondo di ordine qualitativo, ovvero un focus group che ha visto la partecipazione diretta dei Presidenti delle associazioni e dei collegi coinvolti”. Dai dati raccolti emerge un quadro di professionisti preparati tecnicamente che manifestano un significativo senso di appartenenza alla professione e al territorio e la disponibilità, diffusa e condivisa, ad affrontare i cambiamenti in atto. La maggior parte dei professionisti (90% del totale dei rispondenti) afferma di ritenere importante appartenere ad una Scuola o comunque a una qualche forma associativa. Per quanto riguarda le aspettative dei professionisti nei confronti dei servizi offerti da una Scuola o da una associazione, la maggior parte (95%) si aspetta un supporto nell’area marketing e promozione, ma sono numerosi anche i professionisti che si aspettano un supporto nell’allargamento della clientela verso nuovi mercati (91%), nella formazione non solo di tipo tecnico, ma anche culturale (87%), nell’assistenza per quanto riguarda le questioni burocratiche e assicurative (86%) e nella gestione della relazione con i clienti (81%). Il 76% dei professionisti che hanno risposto al questionario esercitano altre attività lavorative oltre a quelle legate alla montagna. Tra queste per la maggior parte si tratta di attività legate al settore del turismo o dello sport. I professionisti intervistati lavorano prevalentemente dove vivono e si dichiarano soddisfatti del proprio lavoro, manifestando un atteggiamento e un’aspettativa positiva verso il futuro. Fra le opportunità che intravedono: il crescente interesse nei confronti delle pratiche outdoor (segnalato dall’88%), la forza di promozione legata alla diffusione dei social media (76%) e il boom del turismo in montagna (71%). 

Sono, inoltre, consapevoli di essere un importante riferimento non solo per le questioni di ordine tecnico, ma anche per la sicurezza nella frequentazione delle montagne e per la conoscenza del territorio e del paesaggio. Alla domanda “come valuta il rapporto con i diversi soggetti attivi nel territorio?”, quasi la metà dei professionisti (il 47%) ha risposto che questo è positivo o molto positivo e che sentono le loro proposte integrate nell’offerta turistica. Il 44% ha risposto che fatica ad interagire con alcune categorie, definendo il rapporto migliorabile, solo il 9% dei partecipanti all’indagine non interagisce con le altre categorie del territorio. Il reclutamento dei clienti per i professionisti della montagna avviene in diversi modi. La maggior parte dei professionisti (il 92%) si appoggia ad un Gruppo, a un’Associazione o a una Sezione, ma risulta che una gran parte di loro abbia anche una base di clienti affezionati (l’86%). Più della metà dei professionisti collaborano con strutture recettive del territorio, che propongono ai loro ospiti un’esperienza in montagna e con le scuole. Sono comunque rilevanti anche i numeri dei professionisti che si appoggiano a tour operator e agenzie di viaggi e ad associazioni di territorio. 

Fra i fabbisogni formativi segnalati vi è quello relativo alle competenze linguistiche, in particolare della lingua tedesca, che permetterebbero di offrire una proposta di qualità anche fuori dai periodi con maggior flusso turistico. Richiedono formazione anche per quelle competenze relazionali necessarie per proporre contenuti non solo tecnici, anche in riferimento alla tematica dell’accessibilità, ma anche culturali, con particolare attenzione alle tematiche di ordine territoriale e paesaggistico. 

“Il lavoro di Tsm|Accademia della Montagna - ha detto Mario Panizza, presidente del Collegio dei Maestri di sci del Trentino - è doppiamente prezioso perché da un lato fotografa l’attuale situazione della categoria dei maestri di sci e dall’altro ne traccia le linee di sviluppo, puntando sempre più su una professionalità “full time”, capace quindi di abbracciare anche le attività outdoor estive. Parallelamente rimarca il ruolo centrale della Scuole di sci, la loro capacità di valorizzazione del territorio attraverso la sua narrazione ai potenziali clienti e conseguentemente favorisce l’attrattività nei giovani verso una professione cardine del segmento turistico montano del Trentino”. 

Alla presentazione sono intervenuti Giorgio Cestari, dirigente del Servizio Turismo e Sport della Provincia, Paola Borz, direttrice generale di Tsm, Gianni Canale, presidente del Collegio delle Guide Alpine-Maestri di Alpinismo, Tina Stolcis, presidente Associazione Accompagnatori di Media Montagna del Trentino, Andrea Sini, presidente Associazione Maestri di Sci del Trentino e Umberto Martini del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.

(fm)


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