Venerdì, 02 Dicembre 2016 Comunicato 2591

Concluso il secondo giorno del Festival della Famiglia, appuntamento domani al MUSE
I giovani chiedono, le istituzioni rispondono

Dopo l’apertura di lavori con il ministro Costa e il governatore Rossi, il Festival della Famiglia è proseguito con il dialogo fra giovani e istituzioni per ripensare insieme nuovi scenari. Andrea Marchesi di Animazione Sociale e il gruppo di lavoro di "Strike!", hanno portato una sintesi di quanto emerso durante la prima giornata che ha visto protagonisti i giovani, mentre Alessandro Rosina, professore all’Università cattolica di Milano, e Michele Dau, presidente del Comitato di direzione LEED/OCSE, hanno parlato di futuro e sviluppo. E se Rosina, che ha parlato del Trentino come di "un laboratorio che funziona", ha detto che è necessario "scongelare i progetti di vita dei giovani e tenere accesi i loro desideri", Dau ha spiegato come "il problema dei giovani stia ormai cambiando l’agenda del Mondo".

A fare sintesi delle esigenze e delle richieste dell'universo giovanile è stato Andrea Marchesi: "I giovani devono reinventarsi, fare esperienze che mettano alla prova sul serio, devono uscire dalla zona di comfort; di contro le istituzioni devono provare ad ascoltarli con attenzione, abbandonando i criteri di valutazione e di analisi ancorati a una società che non c’è più". Su questo fronte l’Agenzia della famiglia c'è ed ha accolto e praticato da tempo un cambio di sguardi e prospettive. 
Quindi Irene Grazzi ha portato l'esperienza dei Piani Giovani di Zona, nati nel 2005, oggi 31 ai quali si aggiungono 3 Piani d’ambito. "Tutti gli attori coinvolti dell’Agenzia per la Famiglia sono impegnati e si spendono ampiamente per la realizzazione dei progetti assieme ai referenti tecnici presenti in ogni Piano". Claudio Tagliabue ha poi portato due esperienze del progetto "Strike!", con Vittoria De Mare e l’Associazione Carpe Diem a Canova, e Giacomo Gardumi, cantautore dialettale.
"Mettere al centro i giovani è una necessità di sistema", sono state invece le parole Alessandro Rosina: "Negli ultimi anni non siamo più stati in grado di gestire i cambiamenti e abbiamo difeso il vecchio benessere invece di produrne di nuovo. Abbiamo eroso la ricchezza passata, mentre aumentava l'indebitamento, le famiglie si sono difese facendo un figlio di meno e oggi l'occupazione femminile e la fecondità hanno un rapporto diretto. Perché ridurre le opportunità delle donne significa diminuire i tassi di fecondità, nonché aumentare la povertà dei minori, visto che le donne sono costrette a rinunciare al lavoro". E ancora: "Fino a 15 anni fa non c’era un legame tra permanenza nella casa di origine e la disoccupazione, mentre oggi c’è, dove è più alta la disoccupazione giovanile è più alta anche la permanenza nella famiglia d’origine. Se i possibili genitori rimangono nella condizione di figli come possono pensare di fare famiglia? Abbiamo desertificato i 20-30 enni". Per questo vanno "scongelati" i progetti di vita dei giovani, farli uscire dalla condizione di figli.
Di "generazione frustata" ha parlato anche Michele Dau, presidente del Comitato di direzione LEED/OCSE Michele Dau: "E' necessario rendere i giovani partecipi alla pari della società, sono loro i migliori attori del cambiamento, se li si lascia fare. Ci sono strumenti, canali, spazi. Ogni giovane generazione è diversa dalle altre e deve predisporre la propria idea di futuro. Bisogna recuperare il legame tra le generazioni".
Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia per la famiglia ha spiegato che "Le politiche familiari in Trentino sono un ricco ecosistema di realtà. Il futuro richiede però un'interazione maggiore tra politiche famigliari e politiche giovanili. Servono dei percorsi che vadano a sostenere i giovani nella transizione adulta come il progetto cohousing".
Hanno concluso questa seconda giornata di Festival Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, Laszlo Marki presidente di ELFAC e l'assessora regionale alla previdenza e ordinamento delle APSP. Domani, 3 dicembre, ultima giornata per il Festival della Famiglia: alle 9 al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, si parlerà di “Famiglie in transizione. Verso l’autonomia sociale.”

L'evento è realizzato dall'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, e vedrà Rai in qualità di media partner; contribuiscono: Animazione Sociale, Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF), EDUCA Festival dell’Educazione, Forum delle Associazioni Familiari, Forum delle Associazioni familiari del Trentino, Il Trentino dei bambini, Piani giovani di Zona, di Ambito e Centri Giovani della Provincia autonoma di Trento.

Guarda la videointervista ad Alessandro Rosina:

(at)


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