
La ricerca, che ha previsto un lungo campionamento su set tradizionali e set green, oltre che la definizione di una metodologia, vuole porsi come punto di partenza per le industrie cinematografiche che oggi sono chiamate a dare il proprio contributo per sostenere la lotta ai cambiamenti climatici. I risultati ottenuti provengono dalla comparazione tra i dati raccolti su alcune produzioni che hanno ottenuto la certificazione Green Film nell’arco del biennio 2021-22 e i dati raccolti su alcune produzioni girate in modo tradizionale, in modo da valutare qual è l’impatto ambientale ed economico dell’applicazione del disciplinare. L'analisi comparativa è stata portata avanti dall'azienda Punto3 in collaborazione con APPA Trento, e con la revisione critica di ARPAE Emilia-Romagna per garantire la scientificità dell'approccio.
Gli aspetti fondamentali emersi dallo studio sono due: la conferma che l'applicazione dei criteri del disciplinare Green Film permette di ridurre gli impatti ambientali in termini di emissioni climalteranti; il fatto che l’applicazione del disciplinare comporta il più delle volte anche un risparmio economico.
Per quanto riguarda le emissioni climalteranti, rispetto a tutti gli ambiti presi in considerazione dal disciplinare, i due che impattano maggiormente in termini assoluti sono quelli relativi agli alloggi e ai trasporti.
Queste le azioni specifiche che riducono notevolmente l'impatto in termini di emissioni climalteranti: l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, che comporta un risparmio del 96% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di energia proveniente da combustibili fossili; l'approvvigionamento di acqua dalla rete idrica, con un risparmio del 93% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di bottiglie di plastica usa e getta; l'eliminazione delle comunicazioni in formato cartaceo che comporta un risparmio di emissioni di CO2 del 75%; la raccolta differenziata dei rifiuti che comporta un risparmio di emissioni di CO2 dell’85%.
Dal punto di vista economico è stato evidenziato che l’applicazione del disciplinare Green Film sui set è un vantaggio anche a livello produttivo, in quanto non implica necessariamente un costo maggiore che i produttori devono sostenere ma, anzi, costituisce spesso un risparmio. Emerge, infatti, che la loro applicazione ha questi costi: l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili solo il 2% in più, a fronte dell’utilizzo di acqua potabile (non in bottiglie di plastica) che costa il 45 % in meno; il non utilizzo di comunicazioni in formato cartaceo 100 % in meno; la raccolta differenziata 54% in meno.
Green Film è stato già scelto a livello europeo dall'associazione CineRegio come standard di riferimento per la certificazione delle produzioni sostenibili e diversi Fondi europei si stanno impegnando per adottarlo. Proprio in questi giorni a Berlino si è unito un nuovo partner, il Greek Film Centre.