
Grazie alla collaborazione con le società concessionarie degli impianti di risalita, sono stati installati dei poster in quattro località: Pejo, Pinzolo, Marmolada e Presena. Le immagini esposte documentano, attraverso fotografie scattate in diversi periodi temporali, l’evidente riduzione dei ghiacciai. L’obiettivo è di sensibilizzare gli amanti della montagna e tutti coloro che frequentano questi luoghi sulla delicatezza e sull’evoluzione di questi ecosistemi unici, invitando alla riflessione sul loro stato di conservazione. Le immagini sono frutto dei monitoraggi condotti dalla Provincia in collaborazione con il Muse, la Sat e enti di ricerca universitari. Sono state scattate in diversi periodi temporali e mostrano chiaramente l’arretramento dei fronti e l’effettiva riduzione di volume evidenziando il trend negativo. Emblematico è il caso del ghiacciaio dell’Adamello, in cui si è riscontrata una perdita di 3 metri nella zona del fronte mentre sul ghiacciaio del Careser e della Vedretta Lunga la diminuzione di spessore si attesta tra 1,5 e 2 metri.
Apertura del Centro glaciologico Careser.
In parallelo, il Parco Nazionale dello Stelvio ha intrapreso un'importante iniziativa di divulgazione con la realizzazione del Centro glaciologico Careser, che sarà inaugurato il 4 luglio 2025. Situato presso l’omonima diga a 2.600 metri di altitudine, il centro rappresenta un punto di riferimento per la comprensione dei ghiacciai e delle loro caratteristiche fisiche, nonché delle trasformazioni che hanno subito nel corso degli anni. Attraverso plastici, fotografie e testi, il Centro racconta la storia dei ghiacciai, offrendo ai visitatori uno spazio di approfondimento e riflessione.
L’iniziativa nasce da un’idea della Commissione glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini, condivisa dal Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio. Il Centro, allestito nella palazzina della ex mensa alla diga del Careser - messo a disposizione da Hydro Dolomiti Energia - racconta attraverso testi, immagini e plastici caratteristiche fisiche, trasformazioni, storia degli ambienti glaciali. Alla realizzazione del Centro hanno contribuito oltre al Parco Nazionale dello Stelvio con l’Ufficio di gestione del Parco e alla Commissione glaciologica della SAT, le strutture provinciali del Dipartimento Protezione civile foreste e fauna (Servizio Geologico, Servizio Prevenzione rischi e Cue), l’Agenzia provinciale protezione ambiente, l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Muse e Fondazione Museo storico del Trentino. Il Liceo artistico Vittoria di Trento collabora, colorando i plastici che rappresentano in scala il ghiacciaio de La Mare e il ghiacciaio del Careser.