L’evento “Gialappa's band, l'ironia è un gioco di squadra” inizia con Roberta Scorranese e Alessandro Cannavò, giornalisti del Corriere della Sera, che lanciano una clip esilarante della Gialappa’s band e Marcello Cesena nei panni di Jean Claude della serie cult "Sensualità a Corte".
Gli ospiti, incalzati dagli animatori, hanno raccontato alcuni aneddoti sulla loro carriera e sulla loro quotidianità svelando anche qualche piccolo segreto. La Giallappa’s Band, rappresentata da Giorgio Gherarducci, è sull’onda da 38 anni tutti vissuti in maniera irriverente, nata a Radio Popolare con una trasmissione che ironizzava sul calcio, la prima della storia. “Poi negli anni ‘90 abbiamo dato il via al primo programma televisivo su Mediaset e in due giorni abbiamo ideato la trasmissione”.
Marcello Cesena racconta come è nata la sua collaborazione con la Gialappa’s che incontra imbucandosi ad una festa organizzata da Maurizio Crozza per poi condividere con loro una vacanza, grazie a questa rocambolesca situazione, finalmente, riesce a collaborare con la band e, al contempo, dare vita alla famosa serie, diventata cult, Sensualità a Corte. Una serie che all’inizio non ha vissuto di vita facile, infatti, Gherarducci evidenzia come il primo video mandato da Cesena abbia richiesto una attenta rivisitazione, modifiche necessarie che hanno permesso, però, di arrivare a 15 stagioni e continuare ancora per il prossimo anno.
Cesena, inoltre, ha un rapporto diverso con la Gialappa’s band rispetto agli altri loro collaboratori, infatti, lavora da remoto producendo il materiale video a Genova, “soprattutto all’ultimo momento”, come ha sottolineato Gherarducci.
Scorranese chiede a Cesena di levarsi un sassolino dalla scarpa verso i Gialappi, “non riesco a trovare nulla di negativo, sono molto pragmatico in questo senso, anche perché mi offrono sempre la cena quando andiamo fuori…”
Sono molti gli attori che avete lanciato, vi devono tutto? Chiede Cannavò a Gherarducci che risponde “assolutamente no, sono bravi ed è stato un percorso reciproco, hanno preso loro e anche noi. Abbiamo tutelato e protetto i nostri comici legandoli alla nostra trasmissione, spiega Gherarducci, oggi non ci sono più le “tentazioni” di una volta come la possibilità di bruciarsi con troppe ospitate, ma ci sono altre problematiche dettate dalle nostre nuove abitudini come il web che può diventare un’arma a doppio taglio”.
Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera.