Previa intesa con il Consiglio delle autonomie locali, la Giunta provinciale aveva individuato 36 ambiti associativi. Per otto di questi ambiti i termini di avvio delle gestioni associate erano già stati spostati (al 31 ottobre e al 31 dicembre 2016) perché una parte o tutti i comuni erano coinvolti nei recenti referendum per la fusione che non hanno avuto esito positivo. Per due ambiti i termini sono stati sospesi per l'avvio di un percorso di fusione che coinvolge amministrazioni appartenenti ad ambiti diversi (Pozza di Fassa e Vigo di Fassa). Per i restanti 26 ambiti (per un totale di 89 comuni e circa 213.000 abitanti) era prevista la scadenza del 31 luglio scorso per la firma delle prime due convenzioni. I nuovi termini riguardano questi comuni.
Diversi ambiti oggetto di diffida, in realtà sono in un grado molto avanzato della procedura e ormai prossimi all'approvazione delle convenzioni. In questi giorni, con tutti i Comuni interessati, ci sono stati contatti per garantire la massima collaborazione con la Provincia e con il Consorzio dei Comuni, al fine di superare le ultime criticità riscontrate.
La legge provinciale stabilisce che i comuni appartenenti agli ambiti associativi devono gestire in forma associata questi compiti e attività: segreteria generale, personale, organizzazione, servizio finanziario, servizio entrate, servizio tecnico, urbanistica e pianificazione del territorio, gestione dei beni demaniali e patrimoniali, anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico, servizi relativi al commercio, servizi generali. Per i comuni che non si attiveranno nei tempi previsti la Giunta provinciale nominerà un commissario che provvederà alla stipula e alla sottoscrizione delle convenzioni. (lr)