Giovedì, 22 Settembre 2022 - 15:59 Comunicato 2882

Gerhard Berger, una vita ai trecento all’ora

Le origini, la carriera e il presente dell’ex pilota di Formula1 (210 Gp disputati, 10 vittorie) raccontate al Palazzo della Regione dall’austriaco protagonista negli anni ’80 e ’90 anche con la Ferrari. Dagli inizi con l’Ats al passaggio alla Benetton (con la quale vinse la prima corsa) e gli anni con la “Rossa”, passando per il forte legame con l’Italia, dall’amicizia e rivalità con Ayrton Senna, al terribile incidente a Imola (proprio dove qualche anno dopo perse la vita la stella brasiliana) fino alla sua nuova vita nel campionato per vetture turismo. Sempre con la voglia di sorridere e scherzare.
ORE 14.00 GERHARD BERGER, UNA VITA A 300 ALL’ORA Nella foto: Gherhard BERGER Festival dello Sport Piazza Duomo Trento, 22 settembre 2022 FOTO: Daniele PATERNOSTER – Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento

Il racconto del campione è iniziato dalle origini, cresciuto tra camion e trattori nella ditta di trasporti del padre, e una passione cominciata in Italia. “Da bambino andavo spesso con la mia famiglia a Riccione dove c’era un kartodromo, che io ad un certo punto ho cominciato a preferire alla spiaggia”.
La partenza con le gare arrivò tardi, a 21 anni. Cominciò a farsi notare con l’Alfasud. Decisivo l’apporto di Hellmut Marko, il dirigente suo mentore. Tre anni dopo, nel 1987, l'arrivo in Ferrari. Berger ha raccontato il primo incontro con Enzo Ferrari: “Arrivato a Maranello sono salito su un’auto e mi hanno messo una coperta sopra perché volevano mantenere il segreto del mio arrivo. Nel suo ufficio Enzo mi fece un’offerta generosa, ero felicissimo, correre con la Ferrari era quello che avevo sempre voluto”.
Si arriva poi a parlare di Ayrton Senna “rivali in pista ma ottimi amici fuori, tra noi c’era chimica. In Mclaren ho capito che lui era più bravo di me”, e dell’incidente a Imola nel 1989 in cui Berger rischiò la vita. Cinque anni dopo l’asso brasiliano morì proprio in quella curva. “Dopo il mio scontro e l'incendio dell'auto Senna mi chiamò per vedere come stavo e mi disse che quella parete andava cambiata per evitare qualche tragedia. Poi sappiamo tutti come è andata. Dopo quella tragedia ho anche pensato di smettere”.
Oggi Berger è presidente dell’Itr, società organizzatrice del Dtm (Campionato tedesco turismo), una serie automobilistica per vetture turismo con gare in tutta Europa. Quando gli viene chiesto il suo personale "Momento di gloria", Berger non ha dubbi: "La nascita di un figlio è il momento più bello che una persona possa vivere".

(ao)


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