
Dopo la relazione all'aula, e al termine del dibattito, nella sua replica il presidente Fugatti ha ripreso puntualmente le domande dei consiglieri, dichiarando di confidare che il dialogo aperto nel tavolo tecnico potrà portare alla presa in carico di alcuni aspetti considerati prioritari dalla Provincia autonoma di Trento. "Qualora non ci fosse a quel tavolo il rispetto delle nostre attese - ha aggiunto - si valuterà il da farsi. Non c’è dubbio che su questa partita c’è una forte indicazione che arriva dal ministro dei trasporti Toninelli; il governo nazionale si basa su un contratto, non su un accordo politico di legislatura, e ci sono sensibilità diverse".
"Non c’è una data di scadenza - ha aggiunto ancora Fugatti - e tecnicamente si procederà in proroga. Sulla logica del corridoio e la questione dell'Interporto di Trento non ci sono preclusioni, così come sull’importanza del trasporto delle merci su rotaia non esistono visioni pregiudiziali. C’è un gioco di squadra totale con Bolzano, anche se sulla questione della sede si gioca tutta un’altra partita. Con il ministro Fraccaro l’interlocuzione è importante e proficua, ottimi anche i contatti con le altre regioni. L'ipotesi della gara sarà valutata qualora i nostri legittimi diritti non dovessero essere rispettati".
(sintesi del c.s. del Consiglio provinciale)