
“76 anni fa - ha ricordato Fugatti - anche i Trentini scelsero i valori della libertà e della democrazia, contribuendo a quel processo che avrebbe poi portato a riconoscere la “specialità” della nostra Regione. Dobbiamo essere grati di ciò che abbiamo, in virtù del sacrificio e dell’impegno di quelle generazioni e di un grande statista quale fu Alcide De Gasperi. E dobbiamo saper conservare questi valori”.
Valori che hanno consentito al Trentino di far fronte a gravi emergenze e di affrontare con determinazione e solidarietà scenari incerti, come quelli disegnati dal conflitto attualmente in corso in Europa.
Richiamando le parole di Papa Francesco, Fugatti ha detto che le istituzioni devono continuare a lavorare per la ricerca della pace, tenendo bene impresso l’esempio di chi molti anni fa ha affrontato il conflitto mondiale e le fatiche della ricostruzione. Un pensiero di gratitudine è stato rivolto a quanti hanno dimostrato di tenere duro, a cominciare dalla componente sanitaria che ha affrontato la difficile prova della pandemia, ma anche la protezione civile e tutte le forze dell’ordine.
Un saluto speciale, infine, il presidente lo ha voluto riservare al questore Alberto Francini che tra poco concluderà il suo servizio per raggiunti limiti di età.