Venerdì, 13 Ottobre 2023 - 22:20 Comunicato 2939

Al Festival dello Sport gli highlights di vita e carriera del campione di ciclismo
Filippo Ganna, le tappe di una corsa verso la vittoria

Nel giorno in cui Filippo Ganna nasceva, il pistard Andrea Collinelli vinceva l’oro olimpico nell’inseguimento individuale. Una singolare coincidenza, ma forse un segno premonitore. D’altronde Ganna ha scelto proprio il ciclismo dopo aver provato canoa (il padre gareggiò alle Olimpiadi), basket e volley. Poi dai nonni arrivò in regalo una bicicletta. “Qualche caduta – ha detto l’atleta – ma sono servite anche quelle”. Sono le prime tappe, queste, della corsa verso le vittorie e il successo di Ganna, stasera al Festival dello Sport.
Filippo Ganna: Velocità Massima Nella foto: Filippo GANNA [ Michele Lotti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Doppia Grande Bellezza alla Filarmonica di Trento: accanto allo sport, le emozioni della musica, con la Toccata e fuga in re minore di Bach eseguita a inizio serata all’organo dal maestro Stefano Rattini, cui è seguito il fragoroso applauso che ha accolto Filippo Ganna, fra gli altri successi sei volte campione del mondo su pista nell’inseguimento individuale e protagonista all’ultima rassegna mondiale di Glasgow.
Davide Cassani e Rachele Sangiuliano, moderatori della serata, hanno accompagnato Ganna e il pubblico in sala in un viaggio di ricordi recenti e lontani supportato da immagini e testimonianze: dai primi anni di vita al successo iridato ai Mondiali di Imola 2020, attraverso i successi di Tokyo, sino ai campionati europei di Grenchen con il racconto dello stesso Ganna e i contributi filmati dei suoi compagni di avventura.

Ma si è parlato anche di fatica, sudore, tenacia e anche dolore, come accade nelle cronometro: “Nell’allenamento – ha detto Ganna – si cerca sempre di fare quel qualcosa in più che in gara ti porta a vincere. Ma bisogna battere sé stessi, continuare a migliorare, senza demoralizzarsi.” Il record mondiale sull’Ora al velodromo di Grenchen, in Svizzera, è arrivato proprio dopo una parentesi particolarmente difficile segnata da alcune amare sconfitte.
In tema di preparazione, ecco l’importanza della pista, e non solo per la forma fisica. “Ci sono le amicizie, c’è il gruppo. Lo faccio perché mi diverto. Poi certo, la pista mi serve anche per andare forte su strada, mi dà la spinta giusta.”

C’è spazio anche per i rimpianti: “Per lo sport ho lasciato la scuola; questo è un mio grande rammarico e non consiglio certo ai giovani di fare questa scelta.” E poi le curiosità: quanto costano le bici di Ganna? “Diciamo che non le tengo certo tutte a casa”, ha risposto.
Infine, la sfida che il campione non si aspettava: cambio gomma posteriore con tifo in sala. Tempo di Filippo Ganna: 2 minuti e 10 secondi. “Niente male”, ha detto compiaciuto Cassani.

(ac)


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